Ragusa, il centro storico è diventato una polveriera. Licciardi: "Io avvicinata in pieno giorno da un migrante ubriaco. Ho avuto paura"
"Dobbiamo per forza aspettare che accada qualcosa prima di intervenire?"
La denuncia pubblica di Romina Licciardi (nella foto), sindacalista e operatrice nell'ambito della formazione, rispetto a quanto continua ad accadere nel centro storico superiore della città di Ragusa. Non passa giorno senza che non si registrino episodi limite. "In termini di sicurezza - si sfoga Romina Licciardi su Facebook - il nostro centro storico ha urgente bisogno di essere posto sotto attenzione. Sono molto affezionata al centro di Ragusa dove abito. Oggi, però, ancora alla luce del giorno, mi sono trovata vittima di un episodio poco piacevole. Stanca, dopo una giornata di lavoro, ero sotto casa, fuori dalla macchina, stavo parlando al telefono e poi ero soprappensiero. Improvvisamente mi vedo arrivare un tizio di colore molto alto, ubriaco, comincia a farmi apprezzamenti e delle avance, si avvicina sempre di più a me, mi sono trovata spiazzata, nella strada non c’era nessuno. Fortunatamente una signora vede la scena, ascolta, posteggia la macchina a fianco del marciapiede dove mi trovavo e scende, il tizio scappa. Mi dice: ”Signora, perché devono fare così, ad una donna? Si è resa conto del pericolo in cui si è trovata? Non ha avuto paura?”. In realtà devo dire che per la prima volta ho avuto paura, pur essendo una donna molto coraggiosa, mi sono trovata inerme, ringraziamo che sia finita bene".
"Mi auguro - continua Licciardi - che non succeda ad altre donne o ragazzine quello che è accaduto a me, poteva finire molto peggio. Auspico che si prendano immediati provvedimenti in tal senso e si adottino misure di sicurezza serie e non blande anche in pieno giorno per il nostro centro storico diventato invivibile. O dobbiamo aspettare che succedano fatti, che poi diventano di cronaca, a donne e ragazzine?".