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Vittoria, per paura del cognato simula di essere stato accoltellato dalla moglie

Di Redazione |

La Polizia ha denunciato per calunnia, simulazione di reato e procurato allarme, un cittadino di Vittoria, nel ragusano, che per paura del cognato, dopo avere litigato con la moglie, ha chiamato il 113 riferendo di essere in fin di vita perchè pugnalato dalla don1na. In manette è finito B.C.V., di 44 anni. “Aiuto mia moglie mi ha accoltellato alla schiena perdo sangue, sento freddo e sono stanco; per favore aiutatemi, lei è scappata, io sto per morire”, ha detto l’uomo, parlando al telefono con un operatore del 113, senza fornire alcuna indicazione. Gli agenti sono risaliti all’abitazione del richiedente e sono intervenuti sul posto. I poliziotti, non appena sono entrati nella casa, hanno intuito che qualcosa non quadrava rispetto a quanto segnalato dalla sala operativa che aveva ricevuto la chiamata. La moglie, ignara della telefonata fatta dal marito al 113 e delle accuse ad essa rivolte, ha raccontato che pochi minuti prima avevano avuto un litigio e l’uomo, non nuovo a fatti del genere, aveva infranto un vetro con un pugno e si era graffiato lievemente il braccio, tanto che adesso lei stava spazzando i vetri mandati in frantumi. Il 44enne, avendo udito che la moglie aveva chiesto aiuto al fratello, ovvero suo cognato, per paura di una reazione di questi, ha così accusato la moglie simulando il reato, per altro allarmando la Polizia di Stato intervenuta con dieci agenti per salvare una vita umana, e in ipotesi, arrestare la moglie. Infatti, i poliziotti hanno accertato che l’uomo non aveva alcuna coltellata alla schiena così come da lui riferito e non era neanche ferito se non con lievi graffi che si era procurato da solo. Al termine degli accertamenti è stato denunciato.

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