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IngegnoLab, la parola d'ordine è guardare in grande

La società che ha inaugurato la nuova sede a Ragusa gestisce numerose commesse di prestigio su tutto il territorio nazionale

Redazione La Sicilia

15 Maggio 2025, 18:28

IngegnoLab

Per osare con successo, è necessario avere una forte determinazione e una chiara visione dei propri obiettivi. Chiedere ai tecnici, vale a dire ingegneri e architetti, di IngegnoLab per comprendere come si coniughi questa filosofia con i risultati raggiunti dal 2019 a oggi, quando questa società che sprizza vitalità da tutti i pori è stata fondata. Qualche giorno fa, a Ragusa, l’inaugurazione della nuova sede in via Euripide 18, alla presenza delle autorità.
Un nuovo inizio?
«La presenza fisica in una città – spiega Giovanni Nicosia (nella foto sopra con Nino Gambadoro), comisano, fondatore di IngegnoLab, appena 31 anni e con una capacità manageriale, oltre che professionale, di altissimo livello – ha per noi un fattore solo relativo».
In che senso?
«Nel senso che il nostro ufficio, la nostra operatività non ha confini sul territorio nazionale. Da Taormina a Firenze, da Capo d’Orlando a Città di Castello, da Bari a Teramo, possiamo dire che abbiamo commesse aperte in tutta Italia. Abbiamo inoltre una base di appoggio su Milano da cui gestiamo tutte le operazioni commerciali».

Ma di cosa vi occupate esattamente?
««Siamo una realtà di ingegneria, con 18 collaboratori interni, che agisce nel campo della progettazione integrata: dall’architettura alla progettazione specialistica degli impianti, dalla consulenza energetica alla sostenibilità. Operiamo secondo i moderni standard di progettazione in Bim e quando oggi un cliente ci affida una commessa siamo in grado di seguirla a 360°, dalle fasi preliminari di valutazione dell’investimento fino alla fase di direzione e consegna dei lavori. Siamo operativi in diversi settori: dall’hotellerie all’industria, dal retail all’ospedaliero, dal residenziale alle grandi opere» (nella foto sotto Ncosia e Gambadoro con il sindaco di Ragusa Peppe Cassì).

Era l’obiettivo prefissato?
«Diciamo che era un sogno che coltivavo da tempo e subito dopo la laurea, coinvolgendo il mio mentore accademico, Nino Gambadoro, ho ulteriormente alimentato questa visione e voglia di riscatto, che ci ha portato entrambi a stravolgere le nostre vite. Siamo entrati nel mercato con le idee chiare e in punta di piedi. Non appena però abbiamo portato le nostra organizzazione in Lombardia, nello specifico a Milano, si sono subito spalancate le porte. Cogliendo chiaramente l’occasione abbiamo subito organizzato la squadra assumendo a tempo indeterminato i vari professionisti che oggi lavorano con noi. Crediamo molto nel lavoro di squadra» (nella foto sotto Gambadoro e Nicosia con il senatore Salvo Sallemi).


E il territorio ibleo?
«Nella fase di avvio, non ci ha neppure preso in considerazione. Forse all'inizio siamo apparsi troppo giovani, eppure abbiamo subito messo in evidenza i nostri talenti. Come si dice: nemo propheta in patria, anche se oggi abbiamo trasformato la diffidenza in ammirazione, portando a casa collaborazioni sul territorio a testimonianza che siamo riusciti a farli ricredere e a farci apprezzare per le competenze».
Dopo oltre cinque anni avete inaugurato la nuova sede.
«La nuova sede non è solo un edificio, è per noi un simbolo. Rappresenta la nostra storia, la nostra voglia di esplorare e la visione di voler affrontare, dal territorio di Ragusa, tutte le nuove sfide che ci attendono sul panorama nazionale. La mobilità, per noi, rappresenta un valore aggiunto. Oggi i nostri clienti sanno benissimo che, con la nostra società, in qualunque parte d’Italia, hanno sempre un punto di riferimento specifico, un professionista capace di rispondere alle sue richieste in maniera immediata, anche sul posto della commessa. Diciamo che la promessa ai nostri clienti è sempre la stessa: ovunque siete, noi ci saremo».
Lei è giovanissimo.
«L’età alla fine è solo un numero. La vera ricchezza? Le persone che credono in questa visione. Vedere questo progetto prendere forma è la gioia più grande. Oggi guardiamo al futuro con la consapevolezza di ampliare di più il nostro network. Siamo consapevoli di averne le potenzialità e lo faremo».