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Ispica, la protesta di quattro consiglieri comunali: "Noi ci siamo, ma non ci conformiamo"

Galifi, Milana, Monaca e Arena chiariscono le ragioni delle posizioni assunte in occasione dell'ultima seduta del civico consesso

Redazione La Sicilia

02 Luglio 2025, 12:07

Palazzo Bruno di Belmonte

Nell’ultima seduta del Consiglio comunale si sono discussi temi importanti, alcuni proposti anche dall’opposizione. Durante la seduta, alcuni consiglieri hanno scelto di abbandonare l’aula in protesta contro il mancato adeguamento dell’orario dei dipendenti comunali. Una protesta ritenuta strumentale e dannosa da Galifi, Milana, Monaca e Arena.

“Il problema è reale – spiegano i consiglieri Angelo Galifi (nella foto sotto) e Salvatore Milana di Grande Sicilia, Paolo Monaca di Sud chiama Nord e Serafino Arena di Rinascita Ispicese – ma è stato usato come pretesto per bloccare i lavori proprio mentre bisogna affrontare questioni urgenti, come la situazione finanziaria dell’ente e l’assenza di un bilancio stabilmente riequilibrato, fondamentale anche per risolvere la questione dei dipendenti”.

“Abbiamo votato contro l’aumento delle tariffe Tari per il 2025 – sottolineano i quattro - ancora troppo elevate. Nonostante l’amministrazione annunci una riduzione dell’8%, il reale beneficio viene annullato dall’addizionale provinciale (Tefa) del 5%, come confermato dai Revisori dei Conti.

Le tariffe Tari a Ispica restano tra le più alte della Sicilia, senza miglioramenti nei servizi: la raccolta differenziata è in calo (dal 67% al 64%), mancano controlli efficaci contro l’evasione e le poche sanzioni per l’abbandono di rifiuti non sono state utilizzate per ridurre le tariffe.

“Serve un sistema equo e una banca dati aggiornata – ribadiamo – perché solo facendo pagare tutti si può pagare meno”,

Abbiamo sostenuto e approvato – proseguono - una mozione per chiedere il cessate il fuoco a Gaza, il riconoscimento dello Stato di Palestina e il rispetto del diritto internazionale: un segnale simbolico per ribadire che anche Ispica può far sentire la propria voce. Inoltre, abbiamo proposto e ottenuto la modifica del regolamento consiliare per garantire trasparenza e accesso ai cittadini, introducendo la diretta streaming delle sedute del Consiglio comunale. Vogliamo un Comune aperto, dove le decisioni siano visibili e comprensibili a tutti. Ci siamo astenuti sulla variazione di bilancio da 720.000 euro per l’asilo nido, consentendone l’approvazione per non perdere il finanziamento. Tuttavia, abbiamo criticato con fermezza il metodo: “Non è accettabile continuare a lavorare su un bilancio vecchio di sei anni. Il commissario regionale, in carica da sei mesi, non ha prodotto alcun atto utile: un fatto gravissimo sotto il profilo istituzionale”.

“Dopo la bocciatura della nostra proposta di aggiornare i lavori per dare priorità al nuovo bilancio, abbiamo lasciato l’aula, rifiutando di votare atti non urgenti e privi di scadenze. Abbiamo denunciato anche la gestione di Iblea Acque, ormai insostenibile per i debiti milionari accumulati. I Comuni di Ispica, Scicli e Acate hanno votato contro il bilancio della società. Iblea Acque deve restituire oltre 4 milioni di euro al Comune di Ispica – sottolineiamo – ma l’amministrazione Leontini non ha ancora preso alcun provvedimento concreto per tutelare i cittadini”.

“Continueremo a essere presenti, a proporre soluzioni e ad assumerci responsabilità, al contrario di chi preferisce abbandonare l’aula o bloccare i lavori per ragioni politiche. Per noi amministrare significa partecipare, confrontarsi e metterci la faccia. Non accettiamo il gioco della propaganda e dell’immobilismo. Ispica merita serietà, trasparenza ed equità sociale”.