Modica calcio, cosa c'è dietro il passo indietro di Danilo Radenza
Sarà Luca Gugliotta ad affiancare nel nuovo progetto Mattia Pitino
Come anticipato il nuovo assetto societario del Modica comincia a delinearsi. Da giorni si fiutava la notizia. Boatos sui social avevano annunciato del passo indietro di Danilo Radenza (nella foto) dalla proprietà e si aspettava la conferma ufficiale che è arrivata nel tardo pomeriggio di mercoledì, dopo un’ampia e concordata riflessione con il resto dell’asset che vede adesso un ritorno: quello di Luca Gugliotta, già giovane dirigente rossoblù, carico di entusiasmo e di amore per la squadra della Contea. Affiancherà nel nuovo progetto Mattia Pitino, a cui Radenza lascia il testimone ai vertici societari, rimasto fedelmente e caparbiamente sulla tolda di comando perché crede che è ancora possibile, per un’altra volta, tentare il grande salto.
Il passo indietro di Danilo Radenza non è un divorzio dai colori rossoblù. In una nota resa alla stampa, conferma di sostenere la continuità del progetto “con la stessa forza di sempre, da imprenditore modicano profondamente legato alla mia terra, alla mia gente e a questi colori. È una scelta maturata con grande rispetto per il percorso fatto e per le persone che ho avuto l’onore di incontrare lungo il cammino. Le ragioni sono personali e professionali, e mi portano oggi a fare un passo indietro dal ruolo operativo che ho ricoperto con tanto orgoglio e passione”.
Un gran bel pezzo di realtà che si discosta dal percorso della Modica Calcio. Tre campionati di sforzi, soprattutto di carattere economico che nella stagione appena conclusa ha toccato il suo massimo, senza poter fare il salto di categoria dopo averlo visto e corteggiato da vicinissimo per ben due volte con delle finali nazionali sprecate, sfortunate, perdute per differenze tecniche ieri e forti condizionamenti ambientali oggi.
Questo dimostra, ove ce ne fosse bisogno, che solo le risorse economiche non sono l’esclusiva condizione per poter vincere i campionati di calcio, ci vuole tanto altro ed è lì che bisogna essere dotati e ricchi. Oggi qualcuno ne ha preso piena consapevolezza pur rimanendo con lo sguardo, con il cuore e con la mente accanto ai colori rossoblù, mito eterno di gioia e di passione.
Danilo Radenza in piena sintonia con il suo stato d’animo lancia infine un appello: ”Con sincerità, chiedo a tutta la città di restare vicina alla squadra, di continuare a sostenerla con lo stesso cuore, con la stessa voce, con la stessa fede. Un sostegno indispensabile che non deve mancare, così come certamente non continuerà a mancare il mio. Perché i presidenti passano, la proprietà cambia, ma la passione resta sempre. Ed è quella passione che tiene in piedi ogni squadra, ogni domenica, ogni stagione. Il Modica Calcio rappresenta più di una società sportiva: è un pezzo della nostra identità collettiva. Il Modica Calcio è casa. È orgoglio. È cuore. Sempre”.