Modica, le pecche del pronto soccorso dell'ospedale Maggiore, D'Antona: "Intervenga il sindaco"
L'esponente di Sinistra Italiana sollecita interventi istituzionali forti
Il pronto soccorso dell’ospedale Maggiore (nella foto) di Modica di nuovo al centro dell’attenzione.
"Come riportato dagli organi di informazione - spiega Vito D'Antona di Sinistra Italiana - una signora è stata costretta a restare su una barella al pronto soccorso per due giorni prima di essere assegnata al reparto competente. Fatti del genere non sono nuovi; da qualche anno, infatti, il reparto di pronto soccorso dell’ospedale Maggiore registra una situazione non più sostenibile in un paese civile, costituita da lunghe e snervanti ore di attesa su una sedia o su una barella, a cui sono costretti tanti cittadini che vi accedono per urgenze".
"Una realtà - ancora D'Antona - caratterizzata dal sottodimensionamento del personale, dai sacrifici che continua a fare il poco personale rimasto, dalle lunghe file dei pazienti in attesa di essere visitati. Riteniamo che il potenziamento del pronto soccorso dell’ospedale di Modica e la sanità nel suo complesso in città debbano riprendere ad essere al centro dell’iniziativa politica ed istituzionale. In questa direzione, come primo passo, proponiamo che il sindaco di Modica, in quanto autorità sanitaria del Comune, debba farsi carico del problema ed interloquire con i vertici dell’Asp di Ragusa in merito alle iniziative che si intendono avviare, informando il consiglio comunale e la città".