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Loris, il papà lo ricorda con una lettera a sei anni dal delitto

Di Redazione |

RAGUSA – «Ciao Loris, da quel 29 novembre i tuoi occhi e il tuo amore ci sono stati portati via, ma il tuo sorriso non si è spento e illumina le stelle che brillano di notte. Sono certo che da lassù tu ci guardi e continui a volerci bene, sento che puoi toccare il mio cuore ed abbracciare i miei pensieri». Lo affermano Davide Stival e il fratellino del bambino ucciso a otto anni a due giorni dal sesto anniversario della sua morte in un messaggio diffuso dal loro legale, l’avvocato Daniele Scrofani. Per il delitto è stata condannata a 30 anni di reclusione, con sentenza passata in giudicato, la madre di Loris, Veronica Panarello, che lo ha strangolato con delle fascette di plastica nella loro casa di Santa Croce Camerina e poi ha occultato di cadavere in un canalone. “Oggi, che non sei più fisicamente tra noi – aggiungono il padre e il fratellino di Loris – occupi in ogni istante la nostra mente e il nostro cuore, gli unici posti dove rimarrai per sempre. Ma un giorno dietro le nuvole del cielo troveremo i tuoi baci e i tuoi abbracci e potremo sorridere e gioire insieme. Oggi ancor di più tra una lacrima e un sorriso il nostro pensiero vola verso te! Ti vogliamo bene».

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