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Contrordine, il reparto di Otorinolaringoiatria resta a Ragusa. Minardo: «Via Aricò e i suoi»

Di Giuseppe La Lota |

“Tralascio ogni considerazione ulteriore – dichiara Piccitto – compresa quella relativa alla risposta ufficiale, che ancora attendiamo dalla direzione generale dell’Asp 7, alla doppia diffida che il Comune di Ragusa, non certo il sottoscritto, ha inviato. Apprendiamo, con soddisfazione, il ritorno alla situazione iniziale, senza trasferimenti estemporanei, così come avevamo chiesto, notizia che rappresenta, semplicemente, il ripristino della normalità, sulla base della specifica sentenza del Cga in proposito. Questa vicenda dimostra quanto abbiamo detto, più volte: è necessario attenersi ai fatti. La salute dei cittadini e di riflesso, le esigenze della nostra città, non possono essere solo belle frasi, ma vanno accompagnate da azioni concrete. L’auspicio è che, in futuro, non si prosegua lungo questa pericolosissima linea, peraltro incomprensibile. Noi, comunque, manterremo sempre la massima attenzione”.

L’onorevole Nino Minardo, mai tenero nei confronti dell’operato del manager, dopo quanto accaduto è ancora più caustico. “Siamo ben oltre il ridicolo, non si scherza con la salute della gente! Il reparto di Otorino, on meno di 24 ore trasferito da Ragusa a Modica andata e ritorno! La triade (mal)governata da Aricò si dimetta!” Non si era ancora spenta la collera di Minardo per via della retrocessione dell’ospedale di Modica a “presidio di base” rispetto agli “spoke dei nosocomi di Ragusa e Vittoria, che arriva anche l’onta del ritrasferimento di Otorino a Ragusa. “Adesso basta!- tuona Minardo – L’Azienda sanitaria 7 di Ragusa, appare sempre di più come un coacervo di approssimazione ed incapacità e il dilettantismo gestionale casca sulla pelle dei cittadini. La “perla” dell’ultimo giorno va di diritto tra le “top ten” delle castronerie di questa amministrazione sanitaria iblea: in meno di 24 ore, il reparto di Otorino è stato trasferito dall’ospedale di Ragusa a quello di Modica e poi ritrasferito nel capoluogo in un ospedale in cui manca addirittura la rianimazione!”. L’ultimo provvedimento Asp sa a Minardo di beffa: “Perché Aricò, il suo direttore sanitario, Pino Drago e il direttore amministrativo, Elvira Amata, hanno sbandierato ai quattro venti il trasferimento a Modica del reparto di Otorino; c’è l’atto aziendale esitato che lo dice e al Maggiore era tutto pronto per accoglierlo: reparto, sala operatoria e personale. Cosa è successo nel frattempo? A quale gioco si sta giocando? Perchè la marcia indietro? Aricò, Drago e Amata, hanno deciso da soli e poi si sono da soli smentiti?”

I tempi. Da più parti hanno chiesto le dimissioni, ma il mandato triennale dell’attuale management sanitario scadrà alla fine del mese di giugno di quest’anno. Sei mesi circa, entro i quali il manager Aricò dovrà completare due progetti: attender la decisione del Tar (fissata per il 9 marzo) dopo il ricorso presentato dal Comune di Ragusa per la vicenda di Otorino; rispettare il cronoprogramma che già si è dato per l’inaugurazione del nuovo ospedale del capoluogo che ha già un nome illustre, “Giovanni Paolo II”, e che sta nascendo in contrada Cisternazzi

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