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Ipercoop, la questione lavoro fa saltare i nervi alla politica

Di Michele Barbagallo |

Adesso la controreplica dei due consiglieri pentastellati. “Tutto in politica, può essere compreso, se non giustificato, ma la contraddizione che emerge dal comunicato dei consiglieri D’Asta e Chiavola per tentare di stroncare la nostra iniziativa per un tavolo di crisi che affronti le motivazioni dei preannunciati ridimensionamenti dei livelli occupazionali, ha solamente del paradossale – sottolineano Agosta e Stevanato – Non stiamo qui a enumerare comunicati stampa e interventi in Consiglio comunale, del consigliere D’Asta, a difesa dei livelli occupazionali di diverse categorie di lavoratori, proponendo ogni tipo di coinvolgimento, anche in barba all’azione che, contestualmente, veniva attuata dai sindacati. La finalità della nostra iniziativa proposta è quella di un’analisi diffusa sulle motivazioni della crisi occupazionale, che nulla vuole inficiare dell’azione del sindacato a proposito della tutela dei livelli occupazionali. La nostra non vuole essere passerella da offrire ai lavoratori in difficoltà, è una iniziativa che D’Asta non ci può impedire, come consiglieri comunali, come espressione di una componente politica, come professionisti e come cittadini. La tutela del posto di lavoro resta di esclusiva competenza del sindacato, che già ha dimostrato ampie capacità in tal senso. Come ci permettiamo di rilevare che nulla può indicare il consigliere su quello che deve fare l’Amministrazione in merito a percorsi per “chiedere spiegazioni, conto e ragione” sulle strategie aziendali di Coop Sicilia per decisioni che, come abbiamo visto di recente per la gestione dell’ipermercato Conad, poco può influire la realtà comunale”. E i consiglieri grillini ricordano che l’amministrazione comunale ha pochi margini d’azione e poi aggiungono: “Il tavolo di crisi è visto da D’Asta e Chiavola come fumo negli occhi solo perché proposto dai pentastellati, ulteriore contraddizione la sollecitazione al partito per individuare le soluzioni per scongiurare la ventilata chiusura: ma non c’era il sindacato? Forse, i rapporti con il sindacato di riferimento non sono quelli di una volta, almeno con la corrente renziana del partito”.

E a proposito di area Renzi, parla Peppe Calabrese nella sua qualità di dirigente nazionale e regionale del Pd. “Esprimo piena solidarietà nei confronti dei lavoratori, assieme alle rispettive famiglie, che rischiano il posto di lavoro. Adesso più che mai, occorre una forte sinergia sul territorio tra sindacato unitario e politica tutta senza distinzione di appartenenza con l’obiettivo comune di trovare una soluzione che accontenti tutti e non crei danno all’azienda. Non possiamo permetterci il lusso – continua Calabrese – di perdere ulteriori posti di lavoro in una città già martoriata e penalizzata in termini occupazionali. Ipercoop a Ragusa rappresenta un importante pezzo della nostra economia sia per le maestranze, sia perché catalizzatore di un marchio che porta a Ragusa migliaia di persone anche da fuori provincia. E dopo 10 anni non è pensabile tirare i remi in barca e mollare gli ormeggi. Come Partito democratico, a tutti i livelli, ci siamo già attivati per cercare di affrontare e risolvere il problema. La deputazione locale si è messa in moto e tutti insieme cercheremo di coinvolgere chi di competenza, per scongiurare un epilogo drammatico”.

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