Bonifica, Ragusa Latte e agricoltura
Tre vertenze aperte e un distinguo
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Al Consorzio di bonifica, alla Ragusa Latte, e adesso in piazza Antonio Gramsci, a Vittoria, dove i movimenti che difendono i diritti degli agricoltori hanno montato una mega serra per ospitare convegni, sindaci, parlamentari ai quali chiedere cosa intendono fare per fermare lo sfacelo in cui si trova il comparto: aggredito dal malaffare, da provvedimenti politici sbagliati e dalle calamità naturali. Eventi a tempo indeterminato. Superata la speranza del brindisi di Capodanno, questi 15 giorni del 2017 ci stanno riproponendo gli stessi drammi dell’anno andato via.
Partiamo dall’ultimo problema. La rivolta degli agricoltori della fascia trasformata riparte da Vittoria. Riscatto, Altragricoltura, Comitato No aste, Donne per l’agricoltura, Movimento dei diritti agricoli. A turno presidiano la piazza sfidando anche il maltempo. Manca un movimento, i Forconi di Mariano Ferro, non a caso e con tanto di motivazione polemica. “Sono tutti a chiedere lo stato di calamità- sferza Ferro- Peccato però che di queste solerti rassicurazioni sullo stato di calamità il ministro delle Politiche agricole Martina ne ha fatte più di una e le ricordano bene le vittime del maltempo di Pachino, del ciclone di Vittoria e di tanti altri eventi. Forse stavolta, viste le esperienze passate, sarebbe più opportuno se alle formalità si anteponessero i numeri, Ci dica subito il Governo cosa pensa di mettere sul tavolo per l'agricoltura meridionale disastrata dal freddo”.
Per i Forconi la richiesta di “stato di calamità” è diventata un rito. “Siamo tutti in attesa di sapere, soprattutto dai nostri cari Crocetta e Cracolici, cosa accadrà di bello dopo l'antico rito della dichiarazione di calamità. Anni di vuoti ed inutili “stati di calamità” non sono bastati né ai sindaci né tantomeno ai deputati regionali e nazionali per evitare che anche in questa occasione iniziassero i cori delle ovvietà e le passerelle sui media per timbrare la presenza, tanto che, puntualmente dopo la neve, è iniziato il balletto. Ma per cosa? Possibile che hanno dimenticato tutti il ciclone Athos, la recente neve sulle serre di Pachino, le alluvioni e le altre decine di eventi calamitosi degli ultimi anni? Potrebbe dirci qualcuno quale ristoro è arrivato in tasca agli agricoltori? Non basta essere danneggiati dalla concorrenza sleale, dalle multinazionali, puniti dall'Europa? E' possibile farsi deridere anche da chi dovrebbe rappresentarti?”. Tutte le attenzioni dei Forconi in questo momento sono dirette verso la zootecnia. Gli allevatori della Ragusa Latte che devono prendere milioni di euro dalla cooperativa ormai inserita in un mega progetto lattiero caseario vivono nel dubbio se aderire via pec al concordato liquidatorio al 30% oppure no. La Procura della Repubblica sta indagando per presunti reati di truffa e bancarotta fraudolenta.
L’altro fronte dove si combatte una battaglia dall’esito incerto è il Consorzio di bonifica. Da luglio 2016 i 146 dipendenti consortili non percepiscono lo stipendio. Sono riuniti in assemblea permanente dal 14 dicembre nei locali del Consorzio. Sperano nella divina provvidenza ma devono fare i conti anche i tempi della burocrazia. La stanchezza dei dipendenti fa affiorare delle divergenze fra i vari sindacati, e questo è un cattivo segnale perché tende a rafforzare la linea della controparte. Anche le notizie cominciano a scarseggiare. Cos’è successo dopo la visita a Ragusa del commissario Margiotta?