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Tumori: melanoma, in Italia 147 mila persone vivono dopo la diagnosi

Roma, 6 giu. (AdnKronos Salute) – Dal 2010 al 2017 in Italia i pazienti che vivono dopo la diagnosi di melanoma sono aumentati del 43%. Oggi sono 147 mila. Grazie all’immunoterapia e alle terapie mirate, infatti, per le persone colpite da questo tumore della pelle in fase avanzata oggi si può parlare di cronicizzazione della […]

Di Redazione |

Roma, 6 giu. (AdnKronos Salute) – Dal 2010 al 2017 in Italia i pazienti che vivono dopo la diagnosi di melanoma sono aumentati del 43%. Oggi sono 147 mila. Grazie all’immunoterapia e alle terapie mirate, infatti, per le persone colpite da questo tumore della pelle in fase avanzata oggi si può parlare di cronicizzazione della malattia in circa il 50% dei casi. Risultati impensabili solo 10 anni fa, quando la sopravvivenza media era compresa fra 6 e 9 mesi, e che cambiano “radicalmente la gestione dei pazienti con melanoma avanzato che presentano bisogni specifici a cui i clinici devono saper rispondere”.

Per questo nasce ‘Mela Talk’, il primo tour di incontri dei pazienti colpiti da melanoma: il prossimo appuntamento è il 9 luglio, alle 10.30 all’Idi-Istituto dermopatico dell’Immacolata di Roma. L’iniziativa, realizzata con il contributo incondizionato di Bristol-Myers Squibb, è patrocinata dalle principali associazioni dei pazienti (Aimame, Apaim, Mio, M Rouge). Gli incontri prevedono monologhi, brevi rappresentazioni teatrali, videoclip e presentazioni frontali, con l’obiettivo di “stimolare la discussione e favorire il dialogo tra medici e pazienti”. Agli appuntamenti sarà presente anche una graphic recorder che trasformerà le opinioni di clinici e pazienti in disegni che saranno discussi nella fase finale dell’incontro.

“Una persona informata e consapevole – sottolinea Paola Queirolo, responsabile scientifico di ‘Mela Talk’ e responsabile del Dmt (Disease Management Team) melanoma e tumori cutanei dell’Irccs Policlinico San Martino di Genova – possiede gli strumenti necessari a convivere con la malattia in modo proattivo, adottando uno stile di vita sano che tenga conto dell’alimentazione e dell’attività fisica, rispettando le indicazioni fornite dallo specialista nel percorso terapeutico”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA