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Con ‘sigaretta che non brucia’ no aumento livelli monossido

Roma, 17 set. (AdnKronos Salute) – I prodotti a tabacco riscaldato non farebbero aumentare i valori di monossido di carbonio, effetto che si verifica invece abitualmente dalle fonti di combustione come quella della sigaretta tradizionale. E’ quanto emerge da un recente studio condotto da Riccardo Polosa, direttore del Centro di ricerca per la riduzione del […]

Di Redazione |

Roma, 17 set. (AdnKronos Salute) – I prodotti a tabacco riscaldato non farebbero aumentare i valori di monossido di carbonio, effetto che si verifica invece abitualmente dalle fonti di combustione come quella della sigaretta tradizionale. E’ quanto emerge da un recente studio condotto da Riccardo Polosa, direttore del Centro di ricerca per la riduzione del danno da fumo del Dipartimento di Medicina clinica e sperimentale dell’Università degli Studi di Catania (CoEhar). “Abbiamo condotto la nostra indagine su 12 volontari fumatori – ha spiegato Polosa all’AdnKronos Salute in occasione del ‘The global tobacco and nicotine forum 2018’ che si è tenuto a Londra – per capire se questi prodotti fossero veramente combustion free”.

“Il monossido di carbonio è tossico – sottolinea l’esperto – e determina malattie cardiovascolari come le sindromi coronariche acute, perché paralizza l’attività dell’emoglobina. La carbossiemoglobina impedisce all’emoglobina di captare ossigeno, quindi il monossido è un veleno a tutti gli effetti”. Per condurre l’indagine, il team diretto da Polosa ha utilizzato un normalissimo strumento che si usa nei programmi di assuefazione al fumo di tabacco, ovvero il monitor per il monossido di carbonio. “I 12 volontari – precisa l’esperto – si sono presentati nel nostro laboratorio in tre diverse visite, e hanno fumato la loro sigaretta tradizionale o un riscaldatore di tabacco di una società, o un altro riscaldatore di tabacco di un’altra società. Ogni giorno un prodotto differente (crossover trial)”.

I 12 fumatori sani hanno riferito di fumare 10 o più sigarette convenzionali al giorno da almeno 5 anni. Il test consisteva in un primo round di 10 tiri, seguito da un identico secondo giro dopo una pausa di 5 minuti tra un round e l’altro. Dopo aver ottenuto un valore di monossido di carbonio nel respiro esalato (eCO) di riferimento, la misura è stata registrata a 5, 10, 15, 30, e 45 minuti dopo il primo tiro del primo round. Al contrario delle sigarette combustibili, nessun aumento di eCO è stato osservato nel respiro espirato dopo l’uso dei dispositivi a tabacco riscaldato in esame in nessuno dei partecipanti.

“Abbiamo potuto dimostrare che quando si fuma la sigaretta combustibile, come ci attendiamo, si ha una elevazione molto sensibile del valore di monossido di carbonio, mentre con i riscaldatori di tabacco non si nota assolutamente alcuna elevazione, a dimostrazione che questo tipo di prodotti sono realmente combustion free”, conclude Polosa.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA