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Sanità: Simeu, mancano più di mille medici nei pronto soccorso

Roma, 20 set. (AdnKronos Salute) – Sempre meno medici nei pronto soccorso italiani. “Mancano all’appello più di mille medici nei dipartimenti di emergenza urgenza. I dottori a tempo indeterminato sono 5.800 mentre, in base alle piante organiche delle aziende sanitarie, ne servirebbero oltre 8.300; i precari sono circa 1.500”. E’ quanto emerge dall’indagine promossa dalla […]

Di Redazione |

Roma, 20 set. (AdnKronos Salute) – Sempre meno medici nei pronto soccorso italiani. “Mancano all’appello più di mille medici nei dipartimenti di emergenza urgenza. I dottori a tempo indeterminato sono 5.800 mentre, in base alle piante organiche delle aziende sanitarie, ne servirebbero oltre 8.300; i precari sono circa 1.500”. E’ quanto emerge dall’indagine promossa dalla Società italiana della medicina di emergenza-urgenza (Simeu), su un campione di circa 110 strutture di emergenza che rappresentano 6 milioni di accessi, circa un terzo del totale nazionale. I dati raccolti e l’analisi del fenomeno sono stati presentati oggi a Bologna durante l’Accademia dei direttori 2018, giunta alla seconda edizione.

“Ogni anno i medici di pronto soccorso degli ospedali pubblici nazionali effettuano 4 milioni e mezzo di visite in più rispetto agli standard nazionali, definiti dalle società scientifiche – sottolinea la Simeu – Il 22% del totale delle visite mediche di pronto soccorso supera quindi il normale carico di lavoro dei professionisti dell’emergenza, secondo uno standard di prestazione, calcolato tenendo conto di quanto tempo in media è necessario dedicare a una visita completa: ogni medico dovrebbe eseguire ogni anno al massimo 3 mila visite mediche, che invece sfiorano i 4 mila per ciascun professionista”.

“Si tratta di una situazione di grave sofferenza del servizio pubblico che mette in serio pericolo la qualità delle cure ai cittadini e a cui è necessario trovare rapidamente una soluzione: quest’anno le borse di specializzazione a disposizione per la medicina di emergenza-urgenza sono aumentate di circa il 40% rispetto lo scorso anno – spiega Francesco Rocco Pugliese, presidente nazionale Simeu – ma parallelamente è aumentato anche il fabbisogno di medici indicato dalla Conferenza Stato-Regioni, che passa da circa 300 a oltre 400 medici su tutto il territorio nazionale. L’aumento dei posti in specialità quindi, pur restando un buon segnale di attenzione da parte del governo e delle regioni, non è ancora una risposta sufficiente al bisogno di salute dei cittadini. La grave carenza dei medici nei pronto soccorso italiani è un’emergenza già oggi, mentre i nuovi posti in specialità offerti ora ricadranno sull’attività degli ospedali soltanto fra cinque anni. Sono necessari invece interventi rapidi per salvare l’emergenza del servizio sanitario nazionale”.

L’Accademia dei direttori, organizzata annualmente da Simeu e giunta alla sue seconda edizione, riunisce circa 150 responsabili delle strutture di medicina e chirurgia di emergenza e accettazione d’Italia, indipendentemente dall’appartenenza alla società scientifica. La due giorni promuove il confronto fra i professionisti sui principali temi della disciplina, visti in un’ottica prevalentemente organizzativa. Scopo dell’iniziativa è di contribuire a rendere uniforme l’offerta del servizio sanitario nazionale in materia d’emergenza e a trovare una soluzione ai principali problemi che affliggono il settore.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA