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Sanitari aggrediti, Grillo: «Ora basta» Sindacati: «Inutile il suo tour negli ospedali»

Di Redazione |

Catania – L’ultima aggressione, in ordine di tempo, avvenuta in danno ad un medico e ad un infermiere del Pte (Presidio territoriale d’emergenza) di Comiso, ha tutti i connotati della classica goccia che fa traboccare un vaso già colmo, anzi stracolmo. E’ infatti l’ennesima aggressione che si verifica all’interno di un ospedale, in questo caso siciliano, e proprio nei giorni in cui nell’isola c’è il ministro alla Salute Giulia Grillo, che “tuona” in merito all’argomento.  «Le aggressioni contro medici e infermieri sono all’ordine del giorno. Non possiamo più aspettare è arrivato il momento di approvare mio Ddl contro la violenza sugli #operatorisanitari. Pene più severe e postazioni di sicurezza perché gli ospedali siano finalmente sicuri per tutti».

«La Regione Siciliana è immobile come nel passato. In sanità ha un problema molto grande perché non sono stati nominati né direttori sanitari e amministrativi e alcuni dei direttori generali sono soltanto commissari. Questo stallo nelle nomine dei vertici crea non pochi problemi alle strutture e questo mi dispiace molto».

«Al ministro della Salute Grillo diciamo che con le sue misure per i sanitari non è cambiato nulla – rispondono il segretario regionale e territoriale Fsi-Usae per la provincia di Ragusa Calogero Coniglio e Salvatore Bracchitta -. Non ha inserito nel suo provvedimento i posti di polizia. Non serve girare per gli ospedali siciliani se poi il personale viene picchiato e non è tutelato. «Chiediamo al ministro Grillo di coinvolgere il ministro dell’Interno Salvini perché solo lui può autorizzare i posti di polizia nei grandi ospedali». «Per mettere fine a questa criminalità – concludono i due sindacalisti – non sono bastate le nostre denunce a prefetture, procure e questure, le interrogazioni parlamentari presentate, le rassicurazioni, la solidarietà e le varie promesse ricevute. La nostra battaglia continuerà ancora per garantire sicurezza al personale sanitario ed ai pazienti che, in questo clima di terrore, non possono ricevere un servizio sanitario efficiente».

«Spero che l’autore dell’aggressione ai danni del personale sanitario in servizio al Pte di Comiso resti il più a lungo possibile in galera», dice poi l’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza in merito all’aggressione avvenuta nel Pte di Comiso. «Come sempre faremo la nostra parte costituendoci in giudizio, ma ancora una volta faccio appello affinché si inaspriscano le pene – aggiunge – nei confronti di quanti muovono un dito contro chi indossa un camice che è sacro al pari di una divisa o del lavoro degli insegnanti. Nei prossimi giorni farò visita all’infermiere ed al medico coinvolti in questa brutta vicenda, ai due professionisti esprimo da subito la mia vicinanza e solidarietà». COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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