Il virus del West Nile ora fa paura: il Ministero conta 10 casi, ma altri otto contagi in Campania
A Napoli in quattro sono in rianimazione, e dall'inizio dell'anno i morti sono due
Sono otto i casi di infezione da virus del West Nile, quattro dei quali gravi in rianimazione negli ospedali Moscati di Aversa e Cotugno di Napoli. Si tratta per lo più di persone che hanno trascorso un periodo di vacanze nella zona di Baia Domizia, nel Casertano dove sarebbe stato localizzato un vero e proprio cluster.
I sintomi sono febbre alta e malessere generale. Le zone da dove potrebbe venire l’infezione provocata dalle zanzare sono, oltre a quelle acquitrinose del litorale casertano quelle della zona di Persano e della foce del Sele nel Salernitano.
Dall’inizio dell’anno al 20 luglio scorso in Italia si sono verificati in tutto 10 casi di infezione da West Nile virus e 2 decessi: oltre alla donna di Fondi morta nei giorni scorsi, anche un uomo di 75 anni della provincia di Novara vittima del virus a marzo. È quanto si legge da una circolare del ministero della Salute inviata alle Regioni, annunciata nei giorni scorsi dallo stesso ministero.
La circolare, indirizzata, anche agli ordini dei medici e agli istituti zooprofilattici, invita a «potenziare la sorveglianza dei casi umani di infezione da West Nile Virus e Usutu Virus» e «tutte le attività di sorveglianza integrata veterinaria».
Il documento, in particolare, ricorda a medici e strutture sanitarie l’importanza della tempestività del riconoscimento dell’infezione e della comunicazione alle autorità competenti. Sottolinea inoltre la necessità di «promuovere attività di informazione e sensibilizzazione della popolazione sul rischio legato alle infezioni da West Nile e Usutu sottolineando l'importanza dell’adozione delle principali misure di prevenzione».
Raccomandazioni anche per gli enti veterinari, a cui si chiede di «garantire con la massima attenzione e continuità l'attuazione della sorveglianza entomologica e sugli uccelli stanziali» e di mettere in atto le misure per il «rilevamento precoce della circolazione virale», per il «controllo del vettore e «l'adozione di misure di protezione individuale della popolazione» e per «la sicurezza trasfusionale e dei trapianti».
Attenzione, anche per chi lavora nel mondo dei cavalli: si raccomanda infatti a «proprietari e detentori di equidi, centri ippici e maneggi l’adozione di misure volte a ridurre il rischio di contatto tra vettori e animali».
«Curando i 12 casi di West Nile ospedalizzati tra Benevento e Napoli nell’estate 2024, abbiamo notato benefici dalla cura con la somministrazione di antivirali già sperimentati per il Covid. I risultati sono contenuti in uno studio pubblico su Vector Borne and Zoonotic Diseases, una rivista internazionale di settore». A dirlo all’Adnkronos è il professor Ivan Gentile, direttore del Dipartimento di Medicina Clinica e Chirurgia della Federico II e Ordinario di Malattie Infettive. «Non si tratta di uno studio randomizzato - ha precisato il professor Gentile - ma i pazienti trattati dal dottor Megna con questo antivirale sono andati meglio, sia dal punto di vista della durata dell’ospedalizzazione, sia per quanto riguarda la mortalità». Ovviamente, però, «non esistendo un vaccino» secondo Gentile «è necessaria innanzitutto la prevenzione. È una malattia che nell’80% dei casi è asintomatica e solo nell’1% si registrano sintomi gravi dell’infezione virale, che diventa neuroinvasiva, con encefaliti, in particolare in pazienti fragili e anziani, già affetti da altre patologie».
«Ormai non bisogna più parlare di malattie tropicali - ha sottolineato il professor Ivan Gentile - perché le infezioni da West Nile e Dengue sono diventate endemiche, anche in Italia. Quindi vanno affrontate come tali. E i pochi casi registrati non devono far abbassare la guardia, perché nascondono tanti contagi quasi asintomatici non riscontrati. La fortuna, in questo caso, è che l’uomo è a fondo cieco e non contagia, quindi la West Nile si trasmette solo attraverso la puntura della zanzara comune. La prevenzione con la lotta ai vettori e insetticidi è fondamentale».