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Sanità: per 9 italiani su 10 servono più infermieri per migliorare Servizio sanitario

Di Redazione |

Roma, 5 giu. (Adnkronos Salute) – Servono più infermieri per una sanità migliore. Un’affermazione di cui è convinto il 92,7% degli italiani, con punte fino del 94,3% nel Nord-Est e del 95,2% tra i laureati, tutti persuasi che sia necessario aumentare il numero e potenziare il ruolo di questi professionisti per migliorare il servizio sanitario nazionale. E i dati confermano la necessità di aumentarne la presenza: secondo le stime mancano all’appello 57.000 infermieri attivi. Questi sono alcuni dei principali risultati del Rapporto Censis-Fnopi sugli infermieri e la sanità del futuro, una ricerca realizzata dal Censis per la Federazione nazionale degli Ordini delle professioni infermieristiche (Fnopi).

Il Rapporto è stato presentato oggi da Francesco Maietta, responsabile dell’area Politiche sociali del Censis, Barbara Mangiacavalli, presidente Fnopi, e Tonino Aceti, portavoce Fnopi. Gli italiani promuovono anche la figura dell’infermiere di famiglia che potrebbe avere un ruolo importante nell’assistenza territoriale. Il 91,4% degli italiani (il 95% delle persone con patologie croniche, il 92,6% dei cittadini nel Sud) ritiene l’infermiere di famiglia e di comunità una buona soluzione per potenziare le terapie domiciliari e riabilitative e la sanità di territorio, fornendo così l’assistenza necessaria alle persone non autosufficienti e con malattie croniche.

Il 51% è convinto che l’introduzione di questa figura professionale faciliterebbe la gestione dell’assistenza, migliorando la qualità della vita dei pazienti e dei loro familiari. Il 47,7% pensa che darebbe loro sicurezza e maggiore tranquillità. Il 22,7% ritiene che innalzerebbe la qualità delle cure.

Alto anche l’apprezzamento per i professionisti. Il 91% degli italiani ha molta o abbastanza fiducia negli infermieri (il dato sale al 93,8% nel Nord-Est e al 93,7% tra gli anziani). Il 68,9% degli italiani valuta positivamente il rapporto avuto in passato con gli infermieri (il giudizio positivo sale al 73,9% nel Nord-Est e al 72,6% tra chi ha in famiglia non autosufficienti). Non solo. L’83% degli italiani incoraggerebbe un figlio, parente o amico che volesse intraprendere la professione dell’infermiere: il 71% perché lo ritiene un lavoro utile in quanto aiuta chi soffre, il 37,3% perché lo reputa un’attività affascinante che fa crescere come persone, il 32,9% perché consente di trovare lavoro.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA