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Aids: uomo brasiliano senza Hiv grazie a nuovo cocktail farmaci

Di Redazione |

Roma, 8 lug. (Adnkronos Salute) – Un uomo brasiliano potrebbe essere la prima persona al mondo ad aver ottenuto una remissione a lungo termine dell’Hiv dopo un trattamento con un nuovo cocktail di antiretrovirali. Una vicenda resa nota dai medici brasiliani che l’hanno seguito, accolta con qualche scetticismo da alcuni specialisti, come riferisce il ‘New York Times’. A rendere eccezionale il caso è il fatto che il paziente avrebbe ‘sconfitto’ il virus senza essere sottoposto a trapianto di midollo, come successo in precedenza. La vicenda del ‘paziente di San Paolo’ è stata illustrata dai ricercatori dell’Università Federale di San Paolo alla Conferenza Aids 2020.

“Benché si tratti di un caso isolato, potrebbe rappresentare la prima remissione a lungo termine dall’Hiv” senza un trapianto, hanno detto i medici brasiliani. Le analisi del sangue non hanno rilevato nell’uomo, di 36 anni, segni di infezione dopo il trattamento speciale: in aggiunta al cocktail di farmaci standard il paziente ha ricevuto tre medicinali antiretrovirali per 48 settimane, fra i quali maraviroc e nicotinamide, che sarebbero in grado di far emerge ‘i serbatoi’ del virus nell’organismo, in modo che questo possa essere eliminato dagli altri farmaci. Il paziente, sieropositivo dall’ottobre 2012, aveva iniziato i trattamenti due mesi dopo. Nel 2016 è stato uno dei 5 soggetti coinvolti nella sperimentazione di questa nuova terapia mirata.

Alla fine della sperimentazione, il paziente è tornato al trattamento standard, che ha interrotto a nel marzo 2019. Le analisi del sangue condotte da allora ogni 3 settimane non hanno rilevato finora segni di infezione, secondo i ricercatori del team di Ricardo Diaz. Anche se sulla vicenda non manca lo scetticismo di altri studiosi. “Si tratta di risultati eccitanti, ma molto preliminari”, avverte Monica Gandhi, esperta di Hiv dell’Università della California a San Francisco e fra gli organizzatori della conferenza. Altri studiosi invitano alla cautela e chiedono ulteriori dati.

Il caso dell’uomo brasiliano potrebbe aggiungersi ai celebri casi dei pazienti di Berlino e di Londra, che hanno sconfitto l’infezione dopo un trapianto di staminali.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA