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Oms: “Miliardi contro il terrorismo ma dobbiamo prepararci a pandemie e crisi climatica”

Il Dg dell'Organizzazione mondiale della sanità: "Covid-19 è stato uno stress test per la nostra infrastruttura politica, economica, culturale e sociale. Se non investiamo restiamo esposti a danni enormi"

Di Redazione |

Ginevra, 6 ago. (Adnkronos Salute) – “Il mondo spende miliardi ogni anno per prepararsi a potenziali attacchi terroristici, ma abbiamo imparato la lezioni nel modo più duro: a meno che non investiamo nella preparazione contro le pandemie, e nella crisi climatica, restiamo esposti a danni enormi”. Lo ha sottolineato il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus, in conferenza stampa a Ginevra in collegamento con l’Aspen Security Forum.

Covid-19 ha mostrato “i limiti dei sistemi sanitari, sia di quelli deboli che di quelli forti, senza lasciare alcun Paese intatto. Ha colpito tutti noi. Gli eventi degli ultimi sette mesi – ha detto il Dg – sono un tragico promemoria dell’insicurezza e dell’instabilità che la malattia può causare. La pandemia di Covid-19 ha cambiato il nostro mondo. E’ stato uno stress test per la nostra infrastruttura politica, economica, culturale e sociale. E ci ha trovati” fragili.

“La speranza è che gli Stati Uniti riconsiderino la propria posizione”, è l’auspicio espresso da Adhanom Ghebreyesus. “Ho lavorato molto con gli Stati Uniti”, Paese “noto per la generosità, la leadership e il supporto sui temi sanitari. Quando ero ministro in Etiopia”, alle prese con la minaccia di Hiv-Aids, “la generosità degli Stati Uniti – ha ricordato – ha dato speranza alle persone, alle famiglie e ai singoli. Ricordiamo e apprezziamo la generosità e la guida degli Usa”. E il ‘divorzio’ dall’Oms “non è un problema di denaro, ma proprio della mancanza della leadership” di un grande Paese. Per vincere questa pandemia “serve un mondo unito, serve solidarietà e coordinamento. E i leader”, al di là del lavoro dell’Oms, “sono i singoli Paesi”, ha sottolineato il dottor Tedros. Il problema “non è il denaro, è il vuoto” di leadership, dunque “la speranza è che gli Usa riconsiderino la propria posizione. Siamo aperti alle valutazioni, che si possono fare anche dall’interno”, ha aggiunto il Dg, sottolineando comunque che i contatti e le comunicazioni con gli Stati Uniti non si sono interrotti. “Spero che le relazioni tornino normali e più forti”, ha concluso.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA