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Pregliasco: “No mask e no vax imperversano”

Per evitare l'effetto combinato influenza-Covid, sul vaccino antinfluenzale "quest'anno è davvero necessaria una raccomandazione forte"

Di Redazione |

Milano, 7 set. (Adnkronos Salute) – “L’obbligatorietà della vaccinazione è dal punto di vista della sanità pubblica il sistema più efficiente per raggiungere grandi coperture”, ma è anche una strategia che “crea problemi: i no mask e i no vax continuano a imperversare in modo assurdo e tutto questo rende più difficile l’adesione a un obbligo”. Lo ha sottolineato ad ‘Agorà’ su Rai 3 il virologo dell’università degli Studi di Milano Fabrizio Pregliasco, parlando dell’importanza della vaccinazione anti-influenza nella stagione alle porte – concomitante con la “circolazione endemica” di Covid-19 – ma anche pensando alla gestione del futuro vaccino contro Sars-CoV-2.

Scuola, Pregliasco: “Casi Covid saliranno”

Per evitare l’effetto combinato influenza-Covid, sul vaccino antinfluenzale “quest’anno è davvero necessaria una raccomandazione forte”, spiega il direttore sanitario dell’Irccs Galeazzi di Milano, ricordando che “ad oggi solo il 50% circa degli over 65 si vaccina”. Un dato in “lieve risalita da alcuni anni, dopo un abbassamento” negli anni precedenti. Con l’ex ministro della Salute Beatrice Lorenzin presente in trasmissione, l’esperto ha definito “fondamentale la legge Lorenzin”, che “con l’obbligatorietà ha dato uno scossone a una tendenza negativa che in quegli anni si era evidenziata. E pur fra le polemiche, abbiamo ottenuto ottimi risultati sul fronte preventivo” nell’età pediatria.

Ma per la vaccinazione anti-influenza o per il vaccino anti-Covid che verrà, pur ribadendo il senso dell’obbligatorietà sul piano “tecnico” igienico-sanitario, il virologo vede più percorribile la via di “un’educazione alla salute”. Serve cioè “rimarcare che la libertà di ognuno finisce dove comincia quella degli altri”, avverte Pregliasco riferendosi al significato della vaccinazione “non solo per proteggere se stessi ma anche per difendere chi ci sta intorno, in primo luogo i più fragili e la comunità in genere”.

Riguardo alle correnti negazioniste nei confronti del coronavirus Sars-CoV-2, che anche in Italia crescono e fanno proseliti, il medico osserva: “E’ comprensibile la speranza di uscire da quello che è stato un disastro, soprattutto nella mia Lombardia dove c’è stato uno tsunami, però davvero è irragionevole tutto questo perché l’oggettività scientifica ci dice che il virus esiste, che contribuisce a una quota di mortalità importante e che continuerà a farlo. Dovremo convivere con questo virus”, conclude Pregliasco, che è “di origine naturale” e “di cui c’è dimostrazione scientifica”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA