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Coronavirus: mascherine non dannose per i bimbi, pediatri smontano fake news

Di Redazione |

Roma, 7 set. (Adnkronos Salute) – La mascherina non fa male ai bambini. Indossarla “non solo non è dannoso, ma può anche rivelarsi utile. La cosa importante è insegnare a usarla nel modo corretto, soprattutto ai più piccoli: non toccare la mascherina, né la propria né quella dei compagni, non scambiarla con gli amici e lavarsi frequentemente le mani”. A fugare i tanti dubbi e i timori dei genitori in vista della ripresa della scuola è la Società italiana di pediatria (Sip), in un approfondimento su ‘Dottore, ma è vero che…?’, il portale anti-fake news della Federazione degli Ordini dei medici.

E’ giusto far indossare le mascherine ai bambini durante l’intera permanenza a scuola? Se lo chiedono le mamme e i papà, dopo aver sentito che la mascherina chirurgica “può causare ai bambini un senso di calore, irritazione, difficoltà respiratorie, fastidio, difficoltà di concentrazione, distrazione e, infine, il rifiuto di indossarla” e altre dichiarazioni preoccupanti. Ma è davvero così?

“Sono comparse tante fake news sulle mascherine – spiega Elena Bozzola, segretario e consigliere nazionale della Sip – Innanzitutto, si pensa che sia pericolosa perché un bambino respira la propria anidride carbonica, ma la mascherina non è così aderente. L’aria passa e la quantità di anidride carbonica respirata dal bambino è minima e non dà alcun tipo di problema di ipossia o addirittura rischio di morte, come si è arrivato a dire sui social”.

Inoltre, ricordano i pediatri, la mascherina chirurgica non può indebolire il sistema immunitario nei bambini. Al contrario, “previene il diffondersi di infezioni e va indossata anche dai bambini per evitare la trasmissione del coronavirus tra soggetti anche asintomatici”.

Altra fake news è che la mascherina chirurgica possa causare una alterazione della flora intestinale nei bambini: “Non ci sono, infatti, evidenze scientifiche in letteratura che documentino che un corretto utilizzo della mascherina possa comportare un’alterazione della flora batterica”, evidenziano i pediatri.

Secondo le indicazioni del Comitato tecnico-scientifico, che si rifa a quelle dell’Organizzazione mondiale della sanità, fra i 6 e gli 11 anni le mascherine chirurgiche vanno utilizzate in base alla situazione, prestando attenzione al contesto socio-culturale e all’impatto che potrebbero avere sulle capacità di apprendimento. Dai 12 anni in poi, invece, vanno usate seguendo le stesse indicazioni che ci sono per gli adulti.

“La mascherina può essere tranquillamente utilizzata dal bambino perché come abbiamo visto non crea problemi – afferma Bozzola – ma va indossata quando ce ne è bisogno. E va portata a scuola perché possono esserci dei momenti in cui i bambini sono ravvicinati tra di loro, ad esempio all’uscita da scuola, ma in una classe con i banchi ben distanziati non c’è la necessità di utilizzarla”. Vanno ricordate e seguite anche tutte le altre misure precauzionali.

Per Costantino Panza, pediatra e socio dell’Associazione culturale pediatri (Acp), “più che la mascherina, soprattutto nelle scuole primarie, bisognerebbe pensare a fare classi con un ridotto numero di bambini, a non avere nessun contatto tra personale scolastico e bambini di classi diverse, migliorare la disinfezione delle strutture, far indossare le mascherine agli adulti. Ovviamente nei frangenti di entrata e di uscita da scuola si possono indossare le mascherine, ma anche qui bisognerebbe pensare più che altro a diversi timing di entrata e di uscita per ridurre l’affollamento di persone”. “La letteratura dimostra che la trasmissione del coronavirus nei bambini nelle scuole primarie è molto bassa”, ricorda Panza. Perciò “mettere la mascherina sotto i 10 anni potrebbe non essere necessario. Mentre ci sono evidenze che dicono che dai 10 anni in su la trasmissione è più facile”. Vanno adottate misure diverse, dunque, a seconda dell’età dei bambini.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA