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Coronavirus: Ricciardi, ‘Lazio e Campania a rischio, Francia dovrà fare lockdown’

Di Redazione |

Roma, 28 set. (Adnkronos Salute) – “La Francia avrà bisogno del lockdown totale, noi no se ci comportiamo bene, ma Lazio e Campania sono a rischio”. Lo dice in un’intervista a ‘La Stampa’ Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza. A chi gli chiede se, con la ripresa della scuola, studenti, insegnanti e famiglie se la stanno cavando, Ricciardi risponde che “servono 2 settimane per esserne certi, ma la prima impressione è positiva. E’ stato importante riportare 10 milioni di persone alla normalità, che però va assicurata nel tempo”. E sugli stadi che rimangono limitati a mille persone all’aperto e 200 al chiuso, afferma: “Non può essere che così in un momento di circolazione intensa del virus. Bisognerà aspettare fino a che il contagio non sarà diminuito o non sarà stato trovato il vaccino”.

In merito alla vita sociale ai tempi del Covid, per Ricciardi “se si è attenti e rigorosi quella può continuare. Mi pare che nella generalità le mascherine e le distanze vengano rispettate. Anche la maggiore igiene delle mani sta azzerando i casi di malattie come morbillo e rosolia”. Sulla movida invece avverte: “La sensazione di benessere estiva ha portato un certo rilassamento, ma ora ci sono migliaia di casi al giorno per cui è bene osservare attentamente misure come le mascherine dopo le 18 nelle zone di movida”. Alcune città impongono sempre le mascherine, succederà in tutta Italia? “Dipenderà dai contagi – osserva l’esperto – In questa fase tutte le città e le regioni sono ripartite alla pari. In primavera Lombardia e Piemonte erano i territori più colpiti, mentre ora sono Lazio, Campania e Sardegna”.

Sul fatto invece che in Francia i Nobel per l’Economia Abhijit Banerjee e Esther Duflo hanno proposto un lockdown dall’1 al 20 dicembre per salvare i nonni a Natale, Ricciardi sottolinea che “la Francia è in una situazione difficile per cui credo che dovrà fare un lockdown totale anche prima”.

“Bisogna tenere presente – evidenzia il docente – che i contagiati effettivi sono circa 5 volte quelli accertati, ma non è tanto il numero che conta, quanto come questo preme sul sistema sanitario. In Francia le terapie intensive di Marsiglia e Nizza cominciano a spostare pazienti a Parigi e questo con i contagi crescenti non può che portare al lockdown”. Sull’ipotesi lockdown in Italia, “il lockdown generale spero sia difficile, ma tutto dipende dai comportamenti degli italiani – ammonisce Ricciardi – Se saremo bravi non ne avremo bisogno, anche se in alcune zone si sta perdendo il controllo come in Lazio o in Campania”.

Tra Francia e Italia “ci sono delle differenze – ricorda – Per esempio in Francia non c’è la quarantena obbligatoria o in Inghilterra solo da poco le mascherine vanno indossate dal personale dei ristoranti. Certo Spagna, Israele, Belgio, Olanda e Danimarca peggiorano e purtroppo non esiste una strategia comune. L’unica possibilità è limitare i movimenti delle persone da e per gli stati compromessi”.

Ricciardi parla anche di quello che potrebbe accadere tra 2 settimane: “Un peggioramento della situazione – prevede – spero non intenso, con più pressione sugli ospedali anche per l’arrivo di raffreddori e influenze. Per questo è importante il richiamo alle precauzioni e il vaccino antinfluenzale per tutte le età. Va anche ripresa la App Immuni, che consente un tracciamento digitalizzato più tempestivo di quello manuale”. In fine sul picco del contagio: “E’ troppo presto, ma potrebbe essere a dicembre o a gennaio-febbraio, quando arriverà l’influenza e porterà un po’ di confusione nel riconoscere il coronavirus intasando gli ospedali. Se saremo bravi nel rispettare le misure, però, supereremo l’una e l’altro”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA