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Tamponi da medici famiglia: verso accordo, 30 milioni di euro in arrivo

Oggi la trattativa tra sindacati e parte pubblica

Di Redazione |

Roma, 27 ott. (Adnkronos Salute) – Verso l’accordo ‘d’emergenza’ per i tamponi rapidi per il Covid, oltre che per la diagnostica di base, negli studi dei medici di famiglia e dei pediatri di libera scelta. Ieri c’è stato un confronto ‘interlocutorio’ dei rappresentati della categoria con il Comitato di settore delle Regioni, mentre oggi i sindacati si confrontano con la Sisac, l’Ente delegato per la parte pubblica per la contrattazione, e si potrebbe arrivare presto alla chiusura. A quanto apprende l’Adnkronos Salute, anche i soldi ci sono: il ministero della Salute dovrebbe stanziare 30 milioni di euro fino al 31 dicembre, nel prossimo decreto Ristoro.

Anche se i fondi non sono tantissimi considerato che, dividendo la cifra per 50mila medici di famiglia il contributo è di circa 600 euro a camice bianco su due mesi. Sul tavolo delle trattive, una remunerazione per i medici di 18 euro per i tamponi eseguiti in studio e 12 euro se il test viene fatto in altre strutture, dalle case della Salute e tutte le strutture complesse dei medici di famiglia, fino agli ambulatori messi a disposizione dalle Asl o nei tendoni della Protezione Civile.

Secondo l’accordo, dal medico di famiglia potrebbero fare i tamponi i contatti stretti di persone positive asintomatiche; pazienti per i quali il medico ritiene necessario il tampone durante una visita; e, in piccola parte, tutti gli altri assistiti. Oltre ai medici di famiglia e ai pediatri, il coinvolgimento nell’esecuzione di tamponi – e nel budget – riguarda anche i medici di continuità assistenziale (ex guardia medica), quelli di medicina dei servizi, quelli delle Usca e i medici dell’emergenza sanitaria territoriale.

Parte integrante dell’accordo, in discussione oggi, è la diagnostica negli studi dei medici di famiglia (ecografi, elettrocardiografi ecc) che viene considerata uno strumento importante dalla parte pubblica anche per ridurre la pressione sugli ospedali. Per questa parte, già nella scorsa finanziaria, il Governo ha stanziato 235 milioni da destinare agli acquisti di piccole apparecchiature.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA