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Coronavirus: studio Israele, vaccino Pfizer riduce possibilità di contagiare

Di Redazione |

Tel Aviv, 8 feb. (Adnkronos Salute) – Uno studio israeliano ha rilevato prove di una ridotta capacità di trasmettere ad altri Covid-19 da parte di chi è stato immunizzato con il vaccino Pfizer- BioNTech. Secondo risultati pubblicati oggi online da MyHeritage, laboratorio che effettua oltre 10mila test al giorno per Covid, a partire da metà gennaio la carica virale nei soggetti ultrasessantenni è risultata del 60% inferiore a quella della fascia d’età 40-59. Prima del 15 gennaio, data che coincide con l’avvenuta immunizzazione della maggior parte degli over 60, non vi erano differenze sostanziali.

Il dato, avverte ‘Times of Israel’, è parziale perchè MyHeritage ignora se le persone testate siano state vaccinate o meno. Tuttavia il crollo della carica virale nella fascia d’età in cui vi sono più persone immunizzate fa ritenere che chi sia stato vaccinato, nel caso entri in contatto col virus, sia meno contagioso degli altri. “Il nostro studio dimostra quello che chiediamo a un vaccino, ovvero la riduzione della trasmissione – ha detto Yaniv Erlich, direttore del laboratorio – Dimostra, entro una certa misura, che riduce la carica virale nel naso e la bocca, che è il principale canale di trasmissione del virus”. Secondo Erlich, con l’aumento delle persone vaccinate è probabile un’ulteriore diminuzione della carica virale nei soggetti immunizzati che entrano in contatto con il coronavirus Sars-CoV-2.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA