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Iom, intesa sinergica nella lotta ai tumori

Il dipartimento oncologico multidisciplinare e la ricerca insieme per il miglioramento delle cure

Di G. G. |

L’Istituto Oncologico del Mediterraneo (Iom) è nato nel 2003 con la volontà di creare un centro oncologico multidisciplinare con una forte sinergia tra clinica e ricerca per fornire ai pazienti le migliori cure contro il cancro. «Da allora lavoriamo assiduamente in questa direzione – afferma l’avv. Ettore Denti, amministratore delegato Iom – Abbiamo ottimizzato il percorso clinico multidisciplinare, dall’approccio diagnostico a quello terapeutico, supportato dal centro di ricerca all’avanguardia. Fondamentale la vicinanza tra gli ambienti clinici e quelli di ricerca che permette una stretta collaborazione e l’interscambio tra i due ambiti».

«Abbiamo creato laboratori di biologia cellulare e molecolare, una piattaforma genomica Ngs, laboratori di ricerca per lo studio preclinico. Abbiamo portato avanti diverse attività che mirano a migliorare la qualità e la produttività complessiva della ricerca preclinica e clinica. Inoltre abbiamo coinvolto e incoraggiato i giovani scienziati, fondamentali per dare impulso all’intero scenario di ricerca per la naturale capacità dei giovani di generare entusiasmo e produrre innovazione».

«Per noi è di primaria importanza – dichiara il direttore generale Iom, dott. Domenico Musumeci – potenziare sempre di più il connubio tra clinica e ricerca. A questo scopo abbiamo investito e lavorato assiduamente portando avanti negli anni un percorso di accreditamento a livello europeo e ministeriale. Molteplici i progetti di ricerca, le nuove collaborazioni e le pubblicazioni effettuate grazie al costante impegno dei membri del comitato tecnico scientifico (Cts) e di tutti i reparti dello Iom e anche grazie agli stimoli dell’advisory board, una commissione di illustri referenti del settore a livello internazionale. Infatti uno dei segreti dell’attuale successo della ricerca è il coinvolgimento di esperti di fama internazionale. Diventa sempre più evidente che un paziente, che si rivolge a un centro di eccellenza o a una rete di strutture oncologiche, ha maggiori probabilità di avere le migliori cure».

«Iom è un istituto dedicato alla ricerca traslazionale sul cancro – afferma il prof. Giorgio Stassi Vice Presidente del Cts – Le sfide di domani richiedono approcci innovativi e non convenzionali che varcano o dissolvono i confini della ricerca tradizionale. La ricerca Iom si distingue per la varietà delle tematiche: dagli eventi molecolari alla base della tumorigenesi fino alla diagnostica più sofisticata e alle terapie innovative. La maggior parte dei progetti si basa su forti interazioni con ospedali, aziende e università regionali e straniere».

«I team esplorano in modo molto approfondito la complessità delle neoplasie solide ed ematologiche, la loro interazione con il microambiente, in particolare il sistema immunitario, per scoprire nuove diagnosi e terapie e vengono trasferite, per quanto possibile, al paziente per la valutazione clinica. Le équipe con programmi più clinicamente orientati sviluppano anche progetti in radioterapia, farmacologia e farmacocinetica».

«L’Istituto è costantemente impegnato a migliorare le performance scientifiche attraverso l’introduzione di approcci innovativi e la creazione di un’integrazione sinergica tra tutte le aree scientifiche presenti».

«Iom – afferma il Direttore del Dipartimento Oncologico prof. Dario Giuffrida – sta portando avanti l’attività di ricerca sul tema della medicina traslazionale, con maggiore attenzione verso la medicina di precisione. L’obiettivo è migliorare le prestazioni dell’attività clinica attraverso approcci molecolari innovativi. In contrasto con la crisi economica nota per coinvolgere il Sistema Sanitario Nazionale durante il Covid, il nostro Istituto sta investendo fortemente in attività di ricerca all’avanguardia per supportare il paziente con il valore aggiunto della ricerca traslazionale».

«Ciò consentirà una rapida transizione dai dati di laboratorio alla sperimentazione preclinica, che verrà poi tradotta in applicazioni cliniche. Da un punto di vista scientifico, gli obiettivi principali Iom, che impiega tecnologie molecolari all’avanguardia, sono l’istituzione di nuove procedure tassonomiche per i tumori, implementando così sistemi concordati per la diagnosi, la prognosi e l’identificazione di nuovi target terapeutici specifici. Questo accompagnerà in sicurezza il paziente lungo la strada della medicina di precisione».

«Recentemente Iom ha istituito anche 6 Unità di Ricerca Traslazionale: Oncologia Clinica, Chirurgia, Patologia, Radioterapia, Medicina Nucleare, Ricerca Sperimentale, oltre alle unità già esistenti di Chirurgia del cancro al seno, Oncologia clinica, Servizio di Epidemiologia e Prevenzione, Chirurgia generale oncologica, Istopatologia e patologia molecolare, Ematologia e Tmo, Ricerca sul cancro, Laboratorio di Patologia Clinica e Microbiologia, Medicina nucleare, Radiologia e Neuroradiologia, Radioterapia con l’obiettivo di promuovere la sinergia tra ricerca di base e ricerca clinica, consentendo così una trasposizione efficiente delle nuove conoscenze in ambito clinico. L’attività sarà supportata da quattro unità tecnico-scientifiche istituite ad hoc: Oncogenomica ed epigenomica, che avrà a disposizione le tecnologie più avanzate in genomica, trascrittomica ed epigenomica, un supporto fondamentale per le terapie oncologiche del futuro; Reti molecolari, metabolismo cellulare e nuovi agenti terapeutici, che supporterà gli scienziati nella promozione di progetti di ricerca che dovrebbero sfociare in sperimentazioni cliniche guidate dai ricercatori; Modelli preclinici di oncologia, questi modelli rappresentano il nucleo per lo sviluppo preclinico di nuove terapie; Biostatistica e bioinformatica, la creazione e l’implementazione di database che giocheranno un ruolo chiave nella ricerca traslazionale e clinica».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA