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Visita cardiologica la più richiesta in libera professione seguita da quella ginecologica

Di Redazione |

Roma, 7 giu. (Adnkronos Salute) – Il 90% delle prestazioni intramoenia viene erogato esclusivamente all’interno degli spazi aziendali, il 9% esternamente all’azienda secondo le tipologie previste – studi privati collegati in rete o presso altre strutture pubbliche previa convenzione – mentre solo l’1% di attività viene svolta ancora presso studi non ancora collegati in rete. Sono alcuni dati, disponibili online, sulle prestazioni prenotate in attività libero professionale intramuraria (Alpi), all’interno del monitoraggio, coordinato e gestito da Agenas, come previsto dal Piano nazionale per il Governo delle liste di attesa 2019-2021, in coerenza con le disposizioni del precedente Piano (2010-2012), che riporta i 3 monitoraggi svolti ad aprile, luglio e ottobre dell’anno 2019.

Rispetto al numero di prestazioni erogate, si osserva che il rapporto tra volumi di visite specialistiche erogate in intramoenia e volumi di prestazioni erogate in regime istituzionale registra, a livello nazionale, valori compresi tra il 4% (visita fisiatrica, visita oncologica) e il 29% (visita ginecologica), mentre per le prestazioni strumentali, diagnostica per immagini e altri esami specialistici, tale rapporto varia tra l’1% (Tac, elettrocardiogramma dinamico holter, fotografia del fundus) e il 44% (ecografia ginecologica).

La visita cardiologica (561.097) si conferma essere la prestazione più erogata in intramoenia, seguita dalla visita ginecologica (501.267) e da quella ortopedica (458.245). La visita oculistica (4.567.742) è la prestazione più erogata in attività istituzionale, seguita dall’elettrocardiogramma (4.386.680), dalla visita ortopedica (3.764.000), dalla visita cardiologica (3.469.245) e dalla visita dermatologica (3.255.789).

Rispetto alla tipologia di prenotazione a livello nazionale, si rileva che la maggior parte delle prenotazioni vengono effettuate attraverso il sistema Cup (il 90% nel 2018 e il 91% nel 2019): 12 Regioni/Province autonome (Abruzzo, Basilicata, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Marche, PA di Bolzano, Pa di Trento, Puglia, Toscana, Umbria, Valle D’Aosta e Veneto) utilizzano quasi esclusivamente questa tipologia di agenda. E 6 Regioni (Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Sardegna e Sicilia) la utilizzano per oltre l’80% delle prenotazioni.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA