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Tumori: mesotelioma, ok Ue a duplice immunoterapia in prima linea

Di Redazione |

Milano, 9 giu. (Adnkronos Salute) – Via libera Ue alla duplice immunoterapia a base di nivolumab più ipilimumab come trattamento di prima linea in pazienti adulti con mesotelioma pleurico maligno (Mpm) non operabile. Lo annuncia Bristol Myers Squibb (Bms), sottolineando che l’ok della Commissione europea vale per i 27 Stati membri Ue, nonché per Islanda, Liechtenstein e Norvegia. Oltre che in Unione europea – evidenzia l’azienda americana – la combinazione è stata approvata in 6 Paesi inclusi gli Stati Uniti, e ulteriori domande di autorizzazione sono in fase di revisione da parte delle autorità sanitarie mondiali.

La decisione della Commissione europea – spiega una nota – si basa sui risultati dello studio CheckMate -743, il primo e unico studio positivo di fase 3 sull’immunoterapia usata in prima linea nel Mpm. Il trial ha raggiunto l’endpoint primario, mostrando una sopravvivenza globale superiore con nivolumab più ipilimumab rispetto a chemioterapia (pemetrexed e cisplatino o carboplatino) in tutti i pazienti randomizzati. Il profilo di sicurezza di nivolumab più ipilimumab in prima linea è risultato gestibile utilizzando i protocolli previsti per gli eventi avversi, e in linea con i precedenti studi condotti in altri tipi di tumore con questa associazione.

Il mesotelioma pleurico maligno – ricorda Bms – è una forma di cancro rara, ma aggressiva, che si sviluppa sulla superficie dei polmoni. E’ causato molto frequentemente da esposizione ad asbesto (amianto). La diagnosi è spesso tardiva, con la maggioranza dei malati che presenta un tumore ormai in stadio avanzato o metastatico. Nei pazienti con Mpm avanzato o metastatico non trattati precedentemente, la sopravvivenza mediana è compresa tra 12 e 14 mesi e il tasso di sopravvivenza a 5 è pari a circa il 10%. Ora, “dopo tanti anni di progressi limitati nel trattamento del mesotelioma maligno – afferma Paul Baas, Dipartimento di oncologia toracica, Netherlands Cancer Institute e università di Leiden – abbiamo riscontrato un importante beneficio clinico per i pazienti con l’associazione di nivolumab e ipilimumab nello studio CheckMate -743”.

“Con l’approvazione della Commissione europea di questa associazione basata su una duplice immunoterapia – aggiunge Baas – i pazienti e i medici ora avranno a disposizione una nuova opzione di trattamento che ha mostrato miglioramenti significativi della sopravvivenza per la gestione di questa malattia resistente”.

“La diagnosi di mesotelioma può essere devastante per i pazienti e per le loro famiglie, e la malattia ha un impatto significativo in Europa che detiene il maggior tasso di incidenza di mesotelioma a livello globale – sottolinea Stefania Vallone, membro del Board di Women Against Lung Cancer in Europe – Il mesotelioma viene spesso diagnosticato decenni dopo l’esposizione all’asbesto, e per anni questi pazienti hanno affrontato questo tumore aggressivo con ridotte opzioni di trattamento. Siamo lieti di vedere approvata una nuova terapia che può offrire ai pazienti e alle loro famiglie la speranza di una vita più lunga. Il nostro augurio è che sia presto disponibile in tutti i Paesi europei”.

“L’approvazione della Commissione Europea della associazione nivolumab e ipilimumab rappresenta un passo fondamentale per affrontare i bisogni insoddisfatti dei pazienti con mesotelioma pleurico maligno – dichiara Abderrahim Oukessou, vice president, thoracic cancers development lead, Bms – Nello studio CheckMate -743 questa associazione basata su una duplice immunoterapia ha dimostrato un miglioramento clinicamente significativo nella sopravvivenza rispetto allo standard di cura, con il 41% dei pazienti trattati con nivolumab e ipilimumab ancora vivo a 2 anni, rispetto al 27% con la chemioterapia. Ringraziamo i pazienti e gli investigatori coinvolti nello studio, il cui contributo è stato fondamentale per offrire la prima opzione immunoterapica ai pazienti con mesotelioma in tutta l’Unione europea”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA