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LAUDATO SI’ ANTONIO PRESTI

Di Redazione |

Chi mi conosce (tutti, da queste parti) sa dell’amicizia e del rispetto che mi legano ad Antonio Presti. L’unico intellettuale vero che a Catania svolge il suo ruolo. E’ l’ospite per eccellenza. Gli artisti, da decenni, trovano nelle sue case, nel suo albergo, un rifugio vero dove essere apprezzati per quello che si è (ancora mi brucia la faccenda, vergognosa, de Le Rocce).

Il museo gigantografico di Librino ha la sua prima megainstallazione. Dedicata al Cantico dei Cantici e intitolata “Cantico di Librino”. Una meraviglia. Una di quelle cose che potreste vedere a Berlino, a New York, a Londra, e che invece Antonio ha donato alla città di Catania. Al quartiere di Librino, che avrebbe bisogno di teatri, di cineforum, di scuole di scrittura e di teatro.

Cito (chi mi conosce sa che ho un debole per lei) Valentina Scialfa che a Librino ha istituito le scuole superiori, chiedendomi: cara Barbara (Mirabella) che aspetti a farti forza di quanto stanno facendo il mio amatissimo Antonio e il mio amatissimo Gianfranco (Molino) per questa città “comunicando” quanto di bellissimo sta facendo la Fiumara d’Arte? Ti ho visto sponsorizzare aspiranti mecenati dell’ultim’ora, con idee raccattate e copiate da quanto Antonio fa in questa città da anni, senza renderti conto che l’originale è uno e uno solo, e risponde al nome di Antonio Presti.

Lo so, non è facile da avvicinare, non ha alcun interesse a scendere a patti con la politica, non ha un’azienda da proporre, non ha contratti da sponsorizzare, è solo un artista che viene da un altro pianeta e che nel mondo è osannato.

Provaci lo stesso.

Non hai soldi? Antonio non cerca soldi. Anzi…

Intanto invito anche Valentina Scialfa, che al momento lavora al Coni, a mettersi anche lei in contatto con Antonio Presti. Sport e Arte vanno a braccetto, a cominciare dallo splendido Foro Italico.

Io, nel mio piccolo, organizzerei una grande festa a Librino. Per le strade. Nelle strade dove il “Cantico di Librino” prende forma.

Antonio NON ne ha bisogno. Ne ha bisogno questa città in default. Rivolgersi agli artisti VERI. Non alle pallide imitazioni che hanno interessi economici.

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