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I LOMBARDI POSSONO VENIRE IN SICILIA STRETTI STRETTI IN AEREO. GLI ARTISTI SICILIANI INVECE HANNO TUTTE LE ROTTURE DI SCATOLE DEL DISTANZIAMENTO. E’ POSSIBILE?

Di Redazione |

E stavolta gli artisti un po’ di ragione, nel dialogo con le istituzioni, ce l’hanno. Lo sapete, questa rubrichetta ha in orrore il dialogo tra l’arte e la politica. Epperò quando la politica ha il “potere” di intervenire sulle regole dello svolgimento degli spettacoli, e allora il dialogo (questa rubrichetta spera sempre che si tratti di scontro) dev’esserci. Prendo, fra tanti interventi, il post su facebook appena pubblicato da Mario Venuti, perché mi sembra sintetizzare la posizione dei tantissimi che in Sicilia, a vario titolo, fanno spettacolo. Scrive Mario: “Nel tentativo di ricominciare a fare qualche concerto questa estate, ci vengono imposte limitazioni nel numero dei partecipanti, il distanziamento, le mascherine ai coristi, il plexiglas tra i fiati e una selva di regole da far passare la voglia. Peccato però che queste regole valgano solo per gli spettacoli. Per il resto la gente si assembra, si accalca, riempie gli aerei in ogni ordine di posto, fa movida uno sull’altro, insomma se ne fregano. Il Covid-19 pare si diffonda solo nei luoghi della musica e del teatro… bah!”.

Ineccepibile. Non si capisce proprio perché sugli aerei, con il ricircolo dell’aria, si possa stare vicini vicini, mentre per un concerto o uno spettacolo teatrale, da tenere – vista la stagione – all’aperto, ci sia il fucile puntato.

A maggior ragione in una regione come la Sicilia che, al netto dei turisti lombardi, sarebbe ufficialmente (dati di oggi) Covid Free.

Nelle partite di calcio ci si può assembrare. Negli aerei pure. Evidentemente chi vuole assistere a un concerto, un film, uno spettacolo teatrale, ha una carica virale molto superiore a chi prende un volo Milano-Catania. E’ possibile o è un delirio?COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA