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Il barman Alfio Liotta: «Il mio “Etna Spritz” ha stupito Montecarlo»

Di Carmela Marino |

Taormina (Messina) – Ha il colore e la corposità del rosso-lava del nostro vulcano. Una veduta dell’Etna in eruzione del 2014 è stata fonte di ispirazione per Alfio Liotta, barman catanese trentaquattrenne, che ha ideato quell’Etna Spritz classificato da Condé Nast Traveler tra i migliori 8 cocktail al mondo. Una postazione in classifica che in questi giorni l’ha portato fino all’esclusiva Montecarlo. Dal 23 al 26 novembre, il bar manager del Bar letterario del Grand Hotel Timeo di Taormina, è stato infatti invitato in qualità di guest bartender dall’ancora più esclusivo e iconico Hotel de Paris di Montecarlo, dove ad una raffinata ed elitaria clientela è stato riproposto il celebre drink, insieme ad altre riuscite miscele liquorose. «Per me – dice con soddisfazione Liotta – è stata un’esperienza superlativa. Esibirmi, con le mie creazioni in uno dei templi dell’hotellerie mondiale, è stato come per un etoile danzare alla Scala di Milano o all’Opèra di Parigi. I miei drink sono stati apprezzati ed è stato anche bello poterli presentare e “spiegare” ai clienti».

La cocktail list che Liotta ha preparato per l’occasione ha incluso altri “cavalli di battaglia” , come il Chierichetto a base di vodka O de V al chinotto, rigorosamente italiana, o come il Baronetto, preparato, come il celebre Etna Spritz, con Amara, il liquore ottenuto dalle preziose arance rosse siciliane. 

A Montecarlo non sono mancate le sperimentazioni sempre nel rispetto dei prodotti di nicchia e di eccellenze del territorio. Un nuovo drink alla liquirizia, il Black Mamba,  presentato come anteprima della carta, è stato realizzato con un liquore dell’azienda messinese Giardini d’Amore. Così come per gli chef che spesso nei piatti esaltano le materie prime del proprio territorio, per Liotta vale lo stesso concetto, praticamente la Sicilia in un bicchiere. « Sin da quando ho iniziato a fare questo mestiere, prima in Inghilterra e poi al Badrutt’s di Saint Moritz, l’isola, con i suoi colori e i suoi profumi, è stata sempre con me. E’, se crede, una filosofia di vita: valorizzare i nostri prodotti. Oggi tra l’altro è molto più semplice rispetto ad un po’ di anni fa, perchè ci sono sempre più aziende siciliane che offrono ottimi vini, liquori e altri alcolici di qualità. Io ad esempio ho utilizzato spesso il Marsala, in assenza di altri elementi con cui variare in epoche in cui, per l’appunto, non c’erano tutti i prodotti che ci sono oggi. E poi si aggiungono le essenze delle nostre arance e dei nostri limoni che profumano e completano i miei cocktail in maniera unica».

Sulla cultura sana del bere, a Liotta piacerebbe spendersi con progetti rivolti ai più giovani. «La mia è una clientela adulta a cui, quando posso, mi piace raccontare che dietro l’alcol c’è anche arte e tradizione. Mi piacerebbe portare avanti anche con colleghi più giovani, che stanno tra l’altro divulgando il bartending, la cultura sana del bere da infondere ai ragazzi che frequentano i banconi di bar, pub e discoteche. I valori alcolemici di ciò che si beve devono essere sempre moderati; ovviamente non bisogna esagerare mai. E poi occorre sincerarsi della qualità di ciò che si beve». «Mauro Lotti, considerato un maestro del settore, era solito dire che “il bar è la ricreazione degli adulti”. Ci si deve divertire nella vita, ma sempre con moderazione».

Ingredienti dell’Etna Spritz:

Bitter Campari

Liquore Amara

Una bollicina di vino spumante dell’Etna

Uno splash di soda, ghiaccio abbondante, una fetta d’arancia e filangè di limoneCOPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA