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Piano Paesistico di Siracusa: è polemica tra Legambiente e Sgarbi

Di Redazione |

PALERMO – «Fino agli ultimi giorni della sua apparizione da assessore regionale ai Beni culturali Sgarbi, o chi per lui, ci ha voluto regalare un’altra polpetta avvelenata. La sua lettera, a dir poco inconsueta e senza nessun fondamento giuridico, inviata ai dirigenti dell’assessorato per far ritirare dalla Gazzetta il Piano paesistico di Siracusa, ha solo lo scopo di trovare un nuovo ennesimo espediente per cercare di bloccare questo strumento di pianificazione».

E’ duro il presidente di Legambiente Sicilia Gianfranco Zanna sull’ormai ex assessore regionale ai Beni culturali e da oggi consulente del nuovo assessore Tusa.

Secondo Zanna, sono «troppi gli interessi sporchi che si sono mobilitati per cancellare questo strumento di tutela e salvaguardia di uno dei territori più importanti e delicati della nostra regione».

«E’ una vergogna – aggiunge Zanna – ed è inaccettabile che la massima espressione politica del governo regionale si sia prestata e abbia fatto da sponda a queste azioni sporche e, per alcune versi, perfino delinquenziali. Siamo certi che il nuovo assessore Sebastiano Tusa, a cui rivolgiamo i nostri migliori auguri di buon lavoro, saprà, al contrario del suo predecessore, contribuire a portare avanti e a rafforzare il percorso per definire e approvare tutta la pianificazione paesaggistica della Sicilia».

Non si è fatta attendere la risposta di Sgarbi, secondo cui «troppi sporchi interessi indirizzano l’attività di Legambiente per poter ragionare su legittimità o regolarità di un atto in Sicilia. Legambiente non solo non ha impedito la sistematica distruzione del paesaggio attraverso la realizzazione dei parchi eolici, voluti dalla mafia, ma li ha addirittura favoriti, sostenuti. Anche un allocco capisce che Zanna è l’ultima persona a poter parlare di tutela del paesaggio in Sicilia».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA