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Sea Watch, la polemica: «E adesso assumete 47 siracusani disoccupati»

Di Redazione |

«Egregio Sig. Rosano, sono il presidente della Consulta Civica di Siracusa, ma le scrivo nelle vesti di cittadino. Anzi, di trentacinquenne in rappresentanza di una categoria sociale in forte crisi, che man mano fa le valigie per migrare in terre lontane dalla nostra in cerca di vere opportunità. Dico vere opportunità perché evidentemente quelle presenti nel territorio, ammesso che siano autentiche, sono riservate a criteri incomprensibili. Premesso e considerato che gli amici africani oggi subiscono la volgare strumentalizzazione mediatica di una politica in cerca di visibilità e consensi, riservare loro l’unico accesso all’occupazione lavorativa, tale è il dato reso noto pubblicamente, firmata “Categoria degli albergatori” non solo è un atto di razzismo nei confronti dei nostri fratelli d’oltre mare, ma soprattutto rappresenta una seria minaccia alla tenuta sociale della città».

E’ quanto scrive Damiano De Simone, presidente della Consulta civica che si è rivolto all’associazione degli albergatori di Siracusa che nei giorni della polemica sulla Sea Watch avevano offerto un lavoro ai profughi a bordo della Sea Watch

«Sia chiaro, che le grida di chi si sta opponendo a certa etica d’occasione, verso i migranti della Sea Watch, non è razzismo, perché i siracusani sono un popolo accogliente e perbene, ma provo disgusto verso l’iniquo modo di condurre una battaglia per i diritti umani, ove le opportunità si chiede di riservarle equamente a residenti e richiedenti asilo. Oggi il suo comportamento, si aggiunge allo sciacallaggio mediatico di chi vuol apparire a tutti i costi, ignorando valori, priorità ed oggettive condizioni socio-economiche preesistenti alla Sea Watch».

«Concludo: mi occuperò personalmente di inoltrarle un elenco di 47 Siracusani disoccupati – ha aggiunto De Simone -. Ciò perché sarò certo che provvederà ad occuparli vista la proposta ai migranti di questi giorni. Se così non dovesse risultare la invito sempre personalmente a dimettersi per incompatibilità di rappresentanza della categoria, e degli imprenditori siracusani».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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