21 dicembre 2025 - Aggiornato alle 14:07
×

Eni, Versalis pensa a piani di sviluppo "ma prima fermare cracking di Brindisi e Priolo"

Lo stop è necessario al fine di ridurre le ingenti e costanti perdite causate da una crisi strutturale e irreversibile del settore a livello europeo

Redazione La Sicilia

26 Febbraio 2025, 20:06

Eni, Versalis pensa a piani di sviluppo "ma prima fermare cracking di Brindisi e Priolo"

1550735871782_1618731412895

In merito al piano di trasformazione e rilancio di Versalis, «Eni ribadisce che lo sviluppo dei nuovi progetti, per i quali sono previsti investimenti per 2 miliardi di euro, è condizionato alla fermata dei cracking di Brindisi e Priolo. Lo stop è necessario al fine di ridurre le ingenti e costanti perdite causate da una crisi strutturale e irreversibile del settore a livello europeo e consentire lo sviluppo dei nuovi progetti». Così un portavoce del gruppo energetico.
«L'incontro odierno con i rappresentanti sindacali presenti al tavolo - aggiunge il portavoce - ha prodotto progressi significativi nello sviluppo del piano, tra cui la possibilità di mantenere in conservazione gli impianti di Brindisi dopo la fermata nell’ipotesi di recupero di sostenibilità, e un nuovo sviluppo industriale a Ragusa a supporto delle nuove filiere produttive».
Il piano «coniugherà le molteplici esigenze di mantenere l'intensità industriale e occupazionale nei territori, di portare ingenti investimenti con importanti ricadute positive anche sull'indotto, sia durante la fase della costruzione che durante l’esercizio e di recuperare la redditività dell’azienda passando da un mercato in crisi cronica a nuovi mercati più sostenibili e in crescita - prosegue il portavoce - Inoltre non vi saranno impatti sulle attività degli stabilimenti Versalis di Ferrara, Ravenna e Mantova, che già oggi vengono riforniti via nave o via tubo da Porto Marghera, e che continueranno a esserlo con prodotti acquisiti a livello globale, a prezzi più vantaggiosi e da diverse aree geografiche del mondo, come di fatto già avviene per buona parte delle forniture di tali prodotti in Italia».