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Il caso Tmb a Melilli, il parente misterioso è il nipote di Carta: «Ma non c’entra»

Un video messaggio da parte del sindaco per rintuzzare gli attacchi sferrati da diverse parti politiche e per convincere sulla completa estraneità del parente

03 Settembre 2025, 09:20

Peppe Carta, sindaco di Melilli

Peppe Carta, sindaco di Melilli

La questione dei terreni di Melilli su cui realizzare un impianto di trattamento meccanico biologico è stata oggetto di un video messaggio da parte del sindaco Giuseppe Carta. Un monologo di ventotto minuti per rintuzzare gli attacchi sferrati da diverse parti politiche e per convincere sulla completa estraneità del nipote (che Carta si limita a citare come parente e che a La Sicilia aveva negato fosse il nipote) alla cessione di una parte dei terreni interessati al progetto. «Se così non fosse – ha detto Carta - sono pronto a dimettermi da sindaco e da deputato regionale».

Tra giuramenti solenni e frecciatine ai politici, il deputato di Mpa-Grande Sicilia ha mostrato documenti da cui si evincerebbe che il Tmb di Melilli rientri nel piano regionale dei rifiuti nel quale sono stati individuati sette impianti in Sicilia.

«Un anno fa – ha detto Carta - il Comune aveva emesso un avviso pubblico per individuare le aree. Una commissione ha valutato le manifestazioni d'interesse accogliendo quella dell'impresa Costruzione Sud spa che aveva la disponibilità di un'area di 22mila metri quadrati prive di alcun vincolo paesaggistico. Il professionista incaricato di eseguire il progetto di fattibilità ha eccepito che occorreva acquisire altra superficie. Il Comune di Melilli, d'accordo con la Srr, ha avviato un'indagine per individuare almeno altri 100mila metri quadrati di terreno». Nel frattempo, parte dei beni della società in liquidazione sono finiti all'asta. «Il mio parente – prosegue Carta - si aggiudica con altri soci alcune di queste particelle per costruirvi un impianto fotovoltaico, nulla a che vedere, quindi, con il Tmb. L'8 agosto scorso, sempre il mio parente stipula un contratto preliminare di vendita in cui si dice che le particelle, pari a 40mila metri quadrati, serviranno per altri insediamenti». Carta ha anche precisato che gli Uffici comunali abbiano escluso che vi siano in atto piani di espropri o ipotesi di compravendita di terreni.

Nel difendere la scelta del Tmb, che «non inquina ed, anzi, elimina le discariche dal territorio», Carta aggiunge: «Ogni volta che Melilli esprime il meglio di se stessa, arriva una botta negativa, vorrà dire che altre parti della provincia soffrono di questa nostra emancipazione culturale.
«Finitela di disturbare la mia famiglia», sbotta il sindaco Carta che invita tutti alla seduta aperta del Consiglio comunale, che la conferenza dei capigruppo dovrebbe fissare per la prossima settimana per discutere del problema rifiuti a Melilli.