Meno di 10.000 euro. Per la precisione, la cifra in bilancio sarebbe pari a 9.800 euro. I fondi per l’edilizia scolastica a Siracusa sono sempre più esigui. Briciole. Intervenire su edifici che non sprizzano salute (tutt’altro) è praticamente impossibile. Colpa di un bilancio sempre più ridotto all’osso. A lanciare l’allarme è stato ieri mattina in quinta commissione il nuovo dirigente del settore protezione civile e lavori pubblici, Gaetano Brex.

«Non conosco bene tutte le carte ma – ha rivelato in audizione – ho trovato poche migliaia di euro da investire in lavori di messa in sicurezza delle scuole. Con fondi così bassi, diventa difficile pensare di intervenire e individuare le priorità. Mi riservo comunque di visionare in maniera più approfondita i documenti contabili, incontrando in un secondo momento anche il collega Natale Borgione per fare il punto della situazione». Una situazione che, alla luce del recente terremoto che ha colpito il centro Italia, comincia a preoccupare. Le avvisaglie in passato ci sono state: pochi mesi fa è crollata una parte del soffitto del bagno maschile dell’istituto “Fermi” di via Torino, mentre nel 2009 si sfiorò la tragedia al “Corbino” quando calcinacci del tetto caddero su un banco per fortuna vuoto (la campanella era appena suonata), mentre al “Quintiliano” il distacco di una finestra ha ferito ad un braccio una studentessa. Ecco perché urgono interventi di messa in sicurezza che non possono più essere rinviati.

Si è parlato poi dell’ex convento di San Domenico, che ospita la caserma dei carabinieri di Ortigia. Necessiterebbe di lavori di manutenzione straordinaria ma in questo caso il Comune potrebbe attingere a fondi europei.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA