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Siracusa

La lotta al degrado Clochard “sfrattati” da grotte e ponti

Di Francesco Nania |

E’ questo uno dei servizi eseguiti all’alba di ieri quando è stato messo in atto un controllo straordinario di controllo, operato dai carabinieri della compagnia con la polizia municipale e gli operatori dell’Igm su alcuni zone della città colpite dal degrado. «Abbiamo eseguito un servizio capillare nelle aree abbandonate laddove trovano solitamente riparo persone in difficoltà serie e gravi», ha commentato il comandante provinciale dei carabinieri, colonnello Luigi Grasso.

La finalità del servizio è quella di ripulire e mettere in sicurezza i luoghi frequentati da senza tetto ed extracomunitari, ma anche di aiutare queste persone, alcune delle quali accusano problemi di dipendenze da alcool e sostanze stupefacenti. Si tratta di persone che ogni notte dormono su giacigli improvvisati in pessime condizioni igienico sanitarie.

Sono diversi i luoghi e gli edifici “visitati” dalle forze dell’ordine. Hanno controllato lo stabile dell’ex Tribunale di piazza della Repubblica, il cavalcavia di via Christiane Reimann, l’ex carcere Borbonico di via Vittorio Veneto, le grotte della Balza Acradina, l’ex mercato ittico nella zona Umbertina, il molo Sant’Antonio, l’ex Hotel Helios in viale Scala Greca e altri stabili abbandonati disseminati sul territorio urbano.

All’interno sono stati rinvenuti materassi, coperte, bombole di gas collegate a rudimentali cucine, che sono state messe in sicurezza da carabinieri e vigili urbani, molta sporcizia ed escrementi. Ancora una volta, le grotte della Balza Acradina sono state individuate come dimora di un gruppo di polacchi, che dimorano stabilmente nella zona con mezzi di fortuna.

Anche sotto il cavalcavia di via Reimann, a pochissima distanza dalle grotte, sono stati ritrovati numerosi materassi, dove sono soliti dormire dei cittadini nigeriani.

L’irruzione all’ex tribunale di piazza della Repubblica ha confermato sia la fatiscenza dei locali, sia la vulnerabilità dell’edificio,l dove è facile penetrare all’interno per coloro che non hanno un tetto sotto cui ripararsi. Già in un’altra circostanza, nel recente passato, i carabinieri avevano eseguito un altro servizio di controllo all’interno del “palazzaccio”, trovando immondizia ma anche barboni che vi dimoravano.

«La nostra attività è sollecitata da numerosi cittadini che segnalano al numero di emergenza i casi più eclatanti – spiega il comandante Grasso – E’ un’attività di assistenza umanitaria anche perché le persone che troviamo in questi giacigli improvvisati, sono stati consegnati agli uffici di assistenza sociale per trovare loro una degna sistemazione».

In tutto sono state 50 le persone allontanate dai luoghi malsani, numero che è comprensivo di quelle trovate nei campi nomadi.

Analoga attività di controllo, infatti, è stata svolta in maniera congiunta dalle forze dell’ordine nei tre campi nomadi che si trovano in contrada Pantanelli all’ingresso della zona sud della provincia. Sono stati censiti, 30 adulti e 10 minori. Una particolare attenzione è stata rivolta ai alla presenza dei minori il cui elenco è destinato ai servizi sociali del Comune per eventuali interventi di sostegno e aiuto.

L’apporto degli operatori ecologici si è concretizzato nell’eliminare i materassi e tutto il materiale ingombrante, per poi procedere a bonificare del tutto le aree interessate al bivacco.

«Continueranno i controlli in questi stabili – ha concluso il comandante dei carabinieri – al fine di impedire che si creino nuovi insediamenti così da garantire il rispetto delle norme igienico-sanitari ed aiutare e tutelare i meno fortunati affinché possano trovare delle idonee sistemazioni più accettabili e dignitose».

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