Diede fuoco a un anziano uccidendolo And...
17/12/2016 - 08:30
di Laura Valvo
«Dopo il flop dei bandi precedenti - commenta Salvo Baio della direzione del Pd - tutto lascia prevedere che questa volta la gara non andrà deserta. L'amministrazione comunale ne ha riconsiderato infatti l'impostazione recependo le "ragioni" delle società interessate, le quali hanno sottoscritto tra di loro un patto di aggregazione che porterà nei fatti, anche se non ufficialmente, allo spacchettamento della gestione degli impianti per cui ci sarà la società sportiva A che gestirà la piscina, la società B che gestirà la pallacanestro, la società C che gestirà la pallamano, eccetera, fermo restando che formalmente il concessionario gestore sarà unico».
Ma su cosa si fonda la previsione di un esito positivo della gara? «Sul fatto che il bando e il capitolato prestazionale - spiega Baio - alleggeriscono e diluiscono nel tempo, fino a renderli evanescenti, gli oneri a carico del concessionario gestore. Ciò avviene in due modi: allungando, come detto, la previsione di concessione fino a 15 anni e ponendo vincoli temporali meno stringenti, se non volatili, sui tempi di realizzazione degli interventi di riqualificazione degli impianti».
Altri aspetti negativi, secondo Baio, riguardano la possibilità di utilizzare la Cittadella per finalità non sportive, nonché di realizzare «strutture amovibili per svolgere attività sportiva a pagamento. E' il via libera incontrollato al proliferare di strutture private, in un'area pubblica, senza regole. Va da sé che tutti gli introiti derivanti dalla gestione degli impianti, vecchi e nuovi, bar compreso, saranno riscossi dal gestore. Del resto nessuno è disposto a fare il mecenate per la bella faccia del Comune di Siracusa».
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