Notizie Locali


SEZIONI
Catania 14°

Siracusa

Siracusa, in pochi al funerale di Giuseppe Scarso, caccia al secondo indagato

Di Redazione |

Poche decine di persone hanno assistito nella chiesa di Grottasanta ai funerali di Giuseppe Scarso, l’ottantenne morto nei giorni scorso dopo 75 giorni di agonia a seguito del raid di alcuni balordi che prima lo hanno cosparso di liquido infiammabile e che poi lo hanno dato alle fiamme.

«Preghiamo per coloro che, riconoscendo la gravità del gesto che hanno compiuto, riescano a rendersi conto che anche loro è come se avessero perso la vita, l’unico bene prezioso e non surrogabile che abbiamo» ha detto il vicario generale dell’Arcidiocesi di Siracusa, Sebastiano Amenta.

In prima fila c’erano il fratello e la cognata, i nipoti, poi alcuni vicini di casa della vittima. Tra i banchi anche il sindaco di Siracusa Giancarlo Garozzo e il questore Mario Caggegi. Nel corso dell’omelia mons. Amenta ha detto: «La vicenda di questo nostro fratello ci ha profondamente scosso provocando in noi la forte invocazione della giustizia. Ma in questo momento non siamo membri di un gruppo di social network o in piazza a manifestare la nostra rabbia: siamo comunità di cristiani che prega, siamo qui a chiedere al Signore di perdonarci».

E intanto la polizia di Siracusa continua le ricerche del secondo giovane che insieme al diciottenne Andrea Tranchina avrebbe compiuto l’aggressione costata la vita a Giuseppe Scarso. Nei suoi confronti è stato emesso il provvedimento di fermo. Un terzo giovane è al momento denunciato perché avrebbe fatto parte del gruppetto che prendeva in giro il pensionato ma non avrebbe partecipato al raid criminale.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA