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Bomba in panineria, torna la paura

Di Francesco Nania |

La reazione più significativa al danneggiamento di una panineria di viale Luigio Cadorna è quella del consiglio di quartiere Santa Lucia. L’organismo rionale, insieme con il Comitato Attivisti Siracusani e il Centro Commerciale Naturale La Borgata ha avviato una raccolta fondi affinché l’attività commerciale, presa di mira da ignoti attentatori, possa di ripartire. Il messaggio giunge dal presidente della circoscrizione della Borgata, Fabio Rotondo, che ha dato la propria disponibilità a raccogliere i fondi.

L’atto è di quelli che ci riportano molto indietro nel tempo, quando l’anonima estorsioni prendeva di mira esercizi commerciali facendo esplodere ordigni di diverso potenziale allo scopo di intimidire i destinatari dell’attentato per costringerli a pagare il pizzo. Una pratica poi soppiantata dagli attentati incendiari, meno rumorosi ma molto più dannosi. L’ordigno artigianale ma ad alto potenziale è stato fatto esplodere l’altra notte all’ingresso laterale di una paninoteca. L’episodio si è verificato poco 20 minuti prima delle 2 in viale Luigi Cadorna.

L’esplosione ha danneggiato la struttura muraria e ha svegliato di soprassalto i residenti della centralissima arteria a pochi passi dal Santuario. Sul posto sono accorsi una squadra dei vigili del fuoco, le pattuglie delle Volanti e della scientifica della Questura mentre a indagare per venire a capo della vicenda sono gli agenti della squadra mobile.

Il proprietario della paninoteca, il cui esercizio è la seconda volta che subisce il danneggiamento, ha dato sfogo alla sua amarezza e alla costernazione postando un messaggio sui social network. E proprio sul suo profilo sono pervenuti numerosi messaggi di solidarietà ma anche e soprattutto di incoraggiamento a proseguire nell’attività a rispondere con coraggio a qualsiasi tentativo possa essere stato ordito da malviventi o malintenzionati.

«Oltre a colpire Luigi Terracciano e i suoi familiari, ai quali vanno i sentimenti di solidarietà piena ed incondizionata di tutti noi – afferma il leader di Progetto Siracusa, Ezechia Paolo Reale – il gesto criminale colpisce tutta la collettività ed è il segnale chiaro e certo che a Siracusa l’orologio della legalità va indietro di venti anni, quando la criminalità organizzata soffocava impunemente la città e le bombe scoppiavano a ritmo settimanale». Per Reale «Non si tratta di non lasciare solo Luigi e la sua famiglia, nei modi e nelle forme che una collettività cosciente e solidale saprà esprimere, ma di pretendere che abbia termine l’approccio burocratico ed inefficace delle istituzioni all’estendersi di un’illegalità diffusa ed ostentata».

Per Gianpaolo Miceli e Gianluca Bottaro vice segretario e presidente di Cna si tratta di «un atto inconcepibile che avviene a pochissima distanza dalla riapertura dell’esercizio e che tenta di svilire il libero esercizio d’impresa. La nostra associazione al pari dell’intera comunità sta reagendo con forza a questo atto indegno e le parole dell’imprenditore dopo un primo scoramento sono state di rilancio e reazione».

Per Davide Rossitto della direzione regionale di Forza Italia Giovani e l’ex deputato regionale Edy Bandiera, coordinatore di Forza Italia per la provincia «la mobilitazione di queste ore, dimostra che la parte sana e produttiva della città, ampiamente maggioritaria, non vuole darla vinta al malaffare e che in tanti saremo vicini alla famiglia, per far si che l’attività possa ritornare quanto prima operativa e con l’auspicio che i responsabili dell’accaduto siano quanto prima individuati e assicurati alla giustizia».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA