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Terremoti: accordo UniCt-Ingv, al via il progetto di prevenzione in cinque scuole superiori

L'obiettivo è dare ai giovanissimi strumenti per comprendere e monitorare la sismicità locale

Redazione La Sicilia

19 Marzo 2025, 11:34

Osservatorio_Sismico_Scolastico

Nasce in Sicilia l’Osservatorio sismico scolastico, un progetto promosso dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia e dal dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali dell’università di Catania, con l’obiettivo di coinvolgere alcune scuole superiori della Sicilia Orientale per promuovere la cultura della prevenzione sismica, sensibilizzare i giovani sui rischi naturali e dare loro strumenti per comprendere e monitorare i terremoti attraverso un’esperienza diretta e partecipativa.

Il progetto prevede l’installazione di stazioni sismiche all’interno di cinque istituti scolastici della regione: liceo scientifico e linguistico "Principe Umberto di Savoia" di Catania, istituto d’istruzione superiore "Gulli Pennisi" di Acireale (Catania), liceo "Giovanni Verga" di Adrano (Catania), liceo "Orso Mario Corbino" di Siracusa e istituto d’istruzione superiore "G. Galilei - T. Campailla" di Modica (Ragusa). Le stazioni installate saranno integrate nell’'Osservatorio sismico urbano dell’Ingv.

Con un programma ricco di attività didattiche e un approccio interattivo gli studenti potranno acquisire in tempo reale i dati sulla sismicità locale, analizzarli e comprendere le tecnologie utilizzate per monitorare i terremoti. Grazie al supporto tecnico e scientifico dell’Ingv e dell’Università di Catania gli studenti saranno coinvolti in progetti di ricerca concreti, collaborando con esperti del settore e partecipando ad attività formative sulla gestione e mitigazione del rischio sismico. Obiettivo ultimo è stimolare la curiosità scientifica e rafforzare il legame tra studenti e mondo della ricerca per avvicinare le nuove generazioni alla scienza, alla tecnologia e all’innovazione.

«Coinvolgere le scuole in attività di monitoraggio sismico - spiega Stefano Branca, direttore dell’Osservatorio etneo dell’Ingv - è un passo fondamentale per diffondere la consapevolezza sui rischi naturali e per formare cittadini più informati e responsabili. Le scuole rappresentano il contesto ideale per coltivare la cultura della prevenzione e dell’educazione al rischio, un patrimonio da custodire e trasmettere alle generazioni future».