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Pha-Star, le bioplastiche dagli scarti dell’industria lattiero-casearia

Roma, 18 lug. – (AdnKronos) – Produrre particolari biopolimeri, i poliidrossialcanoati (Pha), utilizzando sottoprodotti di scarto della filiera lattiero-casearia lombarda per la creazione di prodotti di eco-design, creando un ciclo virtuoso in piena economia circolare.E’ il progetto Pha-Star, finanziato da Regione Lombardia con il bando Smart Fashion & Design e realizzato dal gruppo di ricerca […]

Di Redazione |

Roma, 18 lug. – (AdnKronos) – Produrre particolari biopolimeri, i poliidrossialcanoati (Pha), utilizzando sottoprodotti di scarto della filiera lattiero-casearia lombarda per la creazione di prodotti di eco-design, creando un ciclo virtuoso in piena economia circolare.

E’ il progetto Pha-Star, finanziato da Regione Lombardia con il bando Smart Fashion & Design e realizzato dal gruppo di ricerca Ricicla del Dipartimento di Scienze Agrarie ed Ambientali dell’Università degli Studi di Milano, da Agromatrici, start up della Lomellina impegnata nel recupero delle biomasse e nello sviluppo di soluzioni per la valorizzazione e recupero di scarti e rifiuti, e dal Consorzio Italbiotec, primo ente italiano no-profit nel settore delle biotecnologie industriali che eroga servizi di formazione, ricerca e sviluppo d’impresa.

Nell’impianto pilota situato nella sede di Agromatici i ricercatori hanno realizzato bioplastiche biodegradibili con l’utilizzo di microgranuli ottenuti da fermentazione batterica alimentata dal siero di latte, in parte scartato dalla filiera industriale come rifiuto speciale e quindi sottoposto a uno smaltimento particolare e costoso.

Questo materiale biodegradabile e ‘green’, in quanto per la sua produzione non sono necessari solventi tossici, è stato utilizzato per creare i primi oggetti di eco-design destinati alla cura del verde. Dopo due anni di sperimentazione, i risultati del progetto Pha-Star saranno presentati giovedì 12 settembre nel convegno organizzato da Consorzio Italbiotec in collaborazione con Lombardy Green Chemistry Association e Regione Lombardia.

In questa occasione sarà presentato lo studio realizzato dal Consorzio Italbiotec che ha elaborato un’analisi di mercato mappando il potenziale industriale presente in Lombardia per lo sviluppo di nuove filiere. L’obiettivo è quello di avvicinare le realtà che possono fornire biomasse ai trasformatori, sensibilizzando i produttori al reimpiego dei rifiuti per la creazione di nuove catene di valore.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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