Piante in salute, guida all’uso dei fertilizzanti
Le piante di cannabis hanno bisogno di nutrimento per crescere forti e sane e far spuntare le preziose infiorescenze, un’alimentazione completa farà sì che i vegetali abbiano la forza di difendersi meglio da malattie e parassiti e che, al momento del raccolto, si possa godere di cime ricche di cannabinoidi e terpeni.
L’importanza di avere i nutrimenti giusti al momento giusto è fondamentale per assicurare non sono una buona crescita, ma anche una resistenza migliore alle aggressioni esterne, infatti una pianta che ha sofferto di carenze può essere più suscettibile a invasioni di parassiti e allo sviluppo di malattie. Nel peggiore dei casi le carenze possono bloccare lo sviluppo e determinare la morte dei vegetali se non vengono trattati tempestivamente.
Ma partiamo dal principio e cerchiamo di fare un quadro generale sul nutrimento necessario: si tratta principalmente di idrogeno, carbonio e ossigeno che vengono assorbiti con l’acqua e di elementi nutrienti che si trovano nel substrato e che possono essere integrati.
Ad ogni fase di crescita si dovrà ricorrere a dosaggi differenti, quindi meglio programmare la somministrazione di fertilizzante solo quando necessaria e nelle giuste proporzioni, questo vale soprattutto per chi coltiva in idroponica o con altre modalità per le quali la pianta non assorbe dal terreno quello che le serve ma dipende completamente dalla mano umana. I fertilizzanti possono essere liquidi o solidi, ci sono quelli già dosati o quelli da comporre in base alle necessità. I mix nutrienti chiamati nutrienti completi contengono solitamente i macroelementi fondamentali ma anche alcuni secondari (come il calcio, lo zinco, il ferro e il magnesio). Tra questi particolare il calcio è molto importante da tenere sotto controllo, perché sebbene possa essere utile alla pianta bisogna sempre essere certi di non esagerare con l’apporto: il troppo calcio può fare danni seri e portare alla clorosi (comparsa di macchie marroni sulle piante per sovradosaggio da calcio).
Quindi attenzione a questo segnale se utilizzate un fertilizzante molto ricco di questa sostanza. Nella prima fase di vita della pianta non ci sarà tanto bisogno di fosforo e potassio ma l’azoto è fondamentale quindi in generale il fertilizzante da usare in fase di crescita sarà idealmente con una proporzione di 3 a 1 per l’azoto rispetto ai restanti macro elementi. Coltivando in terra e utilizzando un terriccio specifico per cannabis qualitativo probabilmente non avrete probabilmente bisogno di fertilizzare ulteriormente almeno per il primo mese. Controllate comunque per segni e sintomi di carenze e nel caso provvedete ad apportare nutrimento con un fertilizzante ricco di azoto.
Quando la fioritura ha inizio la canapa inizia ad avere meno fame di azoto e più di fosforo e potassio. Quindi è importante se si utilizza un fertilizzante invertire il rapporto dei nutrienti con un fertilizzante a concentrazioni 3 a 1 di fosforo/potassio contro azoto. Nelle ultimissime fasi di fioritura l’azoto diventa addirittura superfluo.
Se coltivate in terra vale sempre lo stesso proposito, controllate che le vostre piante siano sane e in caso di manifestazioni di debilitazione generale provvedete all’integrazione tenendo presente la questa indicazione proporzionale.