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A Taormina Sting “versus” Shaggy, sfida tra rock e reggae

Di Leonardo Lodato |

Taormina (Messina) – Aveva “ucciso” e seppellito i Police fermandoli nel libro della Storia della musica. Aveva annunciato in pompa magna la morte del rock, scatenando una ridda di polemiche. Tutta acqua passata. I Police continuano a vivere nella memoria di chi c’era. Il rock ha la pellaccia più dura di quella di un gatto a sette vite.

E lui, Sting, continua a macinare musica a modo suo. Da solista, da “eremita”, da jazzista, da sperimentatore. E così, continua a spiazzare il suo pubblico e non solo, come in occasione dell’uscita di “44/876”. Al suo fianco, in quest’occasione, Sting ha voluto, non i più grandi nomi della scena jazz internazionale, ma quella meteora “boomastichiana” (almeno in Italia) che risponde al nome di Shaggy. E ancora una volta il signor Gordon Sumner ha visto più lontano di tutti. Ha resuscitato “Mr. Boombastic” lanciando una nuova idea di “music for fun”, musica per divertimento, lanciando due brani strasuonati ma, fortunatamente, e non poeteva essere altrimenti, lontani anni luce dalla serie di tormentoni che inquinano l’etere accaldato. “Don’t Make Me Way”» e “Gotta Get Back My Baby” funzionano in radio e nelle playlist dei più nostalgici ascoltatori di “buona musica”. Vedremo se funzioneranno anche stasera, appuntamento alle 21,45, per l’unica tappa al Sud Italia (organizzata da Musica da bere di Carmelo Costa) del tour che vede côte à côte Sting & Shaggy, dividersi il palcoscenico del Teatro antico di Taormina.

Shaggy considera questo concerto «un’occasione per fare festa, con la maggioranza del pubblico che guarda il concerto attraverso lo smartphone, fa i cori, balla». Sting, invece, confessa di avere voluto al suo fianco Shaggy, per «restituire al Reggae ciò che mi aveva dato ai tempi degli esordi e, subito dopo, con i Police. E se si tratta di divertirsi, perché no?».

Nelle precedenti date del tour, Sting si è lanciato in una gag con lui nei panni dell’accusato, con maglione a strisce bianche e nere, e Shaggy nella parte del giudice con parrucca bianca e toga nera, intonando “Croocked Tree”. Segue un’abbondante spruzzata di Police con “Englishman In New York”, “Message In a Bottle”, “Every Little Thing She Does Is Magic”,”7th Wave”, “Walking On The Moon”, “Every Breath You Take”. per poi scaternarsi sul palco e sugli spalti con le hit di Shaggy, i brani tratti da “44/876”, e i medley “Oh Carolina-We’ll Be Together”, “So Lonely-Strenght” e “Roxanne-Boombastic”. L’anima pop rock e l’energia travolgente del reggae, insomma, sono pronte a travolgere il pubblico taorminese, così come accaduto negli scorsi giorni. Tra il pubblico di Sting sono stati avvistati, a Santa Margherita di PUla, anche vip come Luciano Moggi, Fiorell e, Paola Cortellesi.

Un duo che seduce il pubblico, la voce suadente di Sting e il timbro caldo di Shaggy danno, insomma, vita a una felice alchimia. Un incontro tra la cifra intimista e raffinata dell’ex frontman dei Police e il fascino e la sensualità della musica caraibica del rapper giamaicano. Un magnifico crescendo in un intreccio tra melodia e rap, passaggi virtuosistici e danze sensuali. Un grande feeling e una gran voglia di divertirsi emerge tra i due artisti nei duetti dove le coloriture hip hop e reggae danno un gusto più piccante e brioso alle struggenti ed emozionanti ballad rock.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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