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Guenda Goria è Clara Schumann

Di Redazione |

ROMA, 20 AGO – Donna di grande talento e determinazione. Una delle pianiste più importanti dell’età romantica. Oltre che fine intellettuale, manager di se stessa, madre di otto figli e moglie innamorata. Anche contro il volere paterno o la malattia che portò via il genio dell’uomo che aveva sposato. Offuscata dal tempo ma soprattutto dalla fama postuma del consorte Robert Schumann, Clara Weick Schumann (1819-1896) torna protagonista in teatro. All’alba del bicentenario della nascita, per la prima volta la sua vicenda personale approda in scena insieme al suo pianismo con La pianista perfetta, testo di Giuseppe Manfridi, per la regia di Maurizio Scaparro, al debutto al Todi Festival il 30/8 con Guenda Goria protagonista (tournée nel 2019). “Una donna ‘moderna’, diremmo oggi, sbagliando, perché le donne, in realtà, sono sempre state così. Solo che non si raccontava”, dice la Goria che in scena reciterà suonando dal vivo, in un immaginario pomeriggio del 1856, a poche ore da un concerto e con il marito da tempo in manicomio.

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