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Catania, Fresu-Bonaventura per la serata-evento dell’Airc

Di Redazione |

CATANIA – Uno è il trombettista jazz capace di improvvisazioni talmente poetiche che sconfinano nel lirismo; l’altro è pianista, compositore e suonatore di bandoneòn che, dalla musica classica al tango, dal cinema alla danza ha attraversano tutti i linguaggi della musica e dello spettacolo.

Sono Paolo Fresu e Daniele di Bonaventura, duo collaudato del jazz contemporaneo. Per loro adesso, si aprono per la prima volta in assoluto le porte del tempio della lirica catanese, il Uno è il trombettista jazz capace di improvvisazioni talmente poetiche che sconfinano nel lirismo; l’altro è pianista, compositore e suonatore di bandoneòn che, dalla musica classica al tango, dal cinema alla danza ha attraversano tutti i linguaggi della musica e dello spettacolo. Sono Paolo Fresu e Daniele di Bonaventura, duo collaudato del jazz contemporaneo. Per loro adesso, si aprono per la prima volta in assoluto le porte del tempio della lirica catanese, il Teatro Massimo Bellini, dove domenica 10 novembre, ospiti della 45° stagione dell’Ame (Associazione Musicale Etnea), saranno i protagonisti di «Fresu e di Bonaventura al Bellini. Ame per Airc», concerto-evento annuale della Fondazione Airc Comitato Sicilia inserito nel calendario nazionale de «I giorni della ricerca» con l’obiettivo di raccogliere fondi da destinare alla ricerca scientifica anche nei poli universitari siciliani.

Fondi che nell’ultimo anno sono aumentati in maniera significativa: ben 1,5 milioni di euro quelli destinati nel 2018 alla Sicilia dal Comitato tecnico scientifico nazionale al sostegno di 13 progetti di ricerca e 2 borse di studio (dati aggiornati al gennaio 2019) per ricercatori delle università siciliane e delle maggiori aziende ospedaliere. Un dato assai significativo, perché l’anno precedente la disponibilità per la Sicilia si era fermata a 900.000 euro per 5 progetti. «Un considerevole aumento di fondi – spiega il presidente Airc Comitato Sicilia, prof. Riccardo Vigneri – reso possibile prima di tutto grazie alla grande generosità dei siciliani: la nostra è fra le prime regioni d’Italia per importo delle donazioni nonostante il reddito medio pro capite sia fra i più bassi del paese».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA