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Claudio Baglioni aggiunge una data al suo tour del 2021: il 17 luglio sarà a Siracusa

Di Salvo Barbasso |

Claudio Baglioni tornerà sulle scene live nel 2021 con lo spettacolo “Dodici Note”, in cui la musica e le parole del cantante e compositore italiano si fondono in una dimensione live di pop-rock sinfonico che unisce grande orchestra classica, coro lirico, big band e voci moderne.  

Ai 12 concerti annunciati, si aggiungono ora 2 nuovi appuntamenti livein due teatri luoghi d’arte unici al mondo: una seconda data al Teatro Greco di Siracusa il 17 luglio (dopo quella del 16 luglio)e una seconda data all’Arena di Verona il 12 settembre (dopo quella dell’11 settembre).

L’evento è organizzato dalla Friends and Partners in collaborazione con Puntoeacapo di Nuccio La Ferlita.I biglietti per le nuove date di Siracusa e Verona saranno disponibili in esclusiva in prevendita per gli iscritti al Fan Club dalle ore 11.00 di venerdì 4 settembre.

50 anni vissuti in musica, 60 milioni di copie vendute in tutto il mondo. Sono i numeri essenziali di una carriera unica e irripetibile: quella di Claudio Baglioni, musicista, autore, interprete, che, dalla fine degli anni Sessanta a oggi, è riuscito a conquistare una generazione dopo l’altra, grazie a un repertorio pop, melodico e raffinato, nel quale ha saputo fondere canzone d’autore e rock, sonorità internazionali, world music e jazz, rivoluzionando il concetto stesso di performance live – il primo a inaugurare la stagione dei grandi raduni negli stadi e ancora il primo, nel 1991, a “far scomparire il palco” e portare la scena al centro delle Arene più importanti e prestigiose d’Italia – in ambito musicale, sociale e televisivo.Dopo sette anni dall’ultimo album in studio “ConVoi”

Il 4 dicembre 2020 uscirà il suo nuovo attesissimo album di inediti che lui stesso definisce” ideato e composto come una volta e interamente suonato che mi riporta alla creazione dopo sette anni di riflessione “.

Baglioni non rivela ancora il titolo del suo nuovo lavoro discografico (sedicesimo album in studio della sua cinquantennale straordinaria carriera). “Solo alla fine – spiega – ascoltandolo parlare e guardandolo negli occhi, saprò che nome dargli”.“È un progetto – racconta – al quale ho dedicato tutto me stesso, a partire dalla scrittura, strutturata come non accadeva da tempo, su linee melodiche e processi armonici che la musica popolare, sembra offrire sempre meno. Le sonorità sono tutte vere – nel senso di “acustiche” – basso, batteria, pianoforte, chitarre, archi, fiati, voce e cori – e il ricorso all’elettronica è stato dedicato, esclusivamente, alla cura degli effetti suono e delle atmosfere. Ne sono venuti fuori dodici pezzi suonati dalla prima all’ultima nota, da un gruppo di musicisti straordinari, che fanno quello che ci si aspetta da loro: suonare con tutta la creatività, l’invenzione, l’energia e la passione – in una parola: la musicalità – che hanno dentro”.

Per quanto riguarda i testi, spiega: «Ho affidato a semplicità e immediatezza il compito di raccontare l’avventura dell’esistenza e delle relazioni umane, e alla leggerezza e alla freschezza di certe immagini quello di provare a sgombrare l’orizzonte dalle nubi che a volte sorvolano la vita».

«Un album – conclude Baglioni – che, in un certo senso, si potrebbe definire “classico”. Non per il genere di musica, naturalmente, ma per il fatto che rappresenta una sorta di ritorno alle origini di quella grande tradizione pop – fiorita tra metà anni Sessanta e metà anni Settanta – nella quale ogni vinile che si pubblicava era come il miracolo di una nascita».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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