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Ficarra e Picone, le inedite “Rane” di Aristofane

Di redazione |

SIRACUSA – «Andremo in scena portando Dionisio e Xantia, non Salvo e Valentino». Restare seri per Salvo Ficarra e Valentino Picone sembra quasi impossibile, eppure i due comici palermitani, sono i protagonisti delle “Rane” di Aristofane, terzo spettacolo del cartellone di rappresentazioni classiche della Fondazione Istituto nazionale del dramma antico al teatro greco di Siracusa. Debutto il 29 giugno e poi in scena ogni giorno fino al 9 luglio. Oggi quasi una pausa dalle prove massacranti durante la quale il regista, Giorgio Barberio Corsetti, e il commissario straordinario della Fondazione Inda, Pierfrancesco Pinelli, hanno parlato della commedia. “Io sarò Xantia – spiega Picone -, il servo di Dionisio, un dio. Chi poteva essere il dio? Ficarra. Io sarò al servizio di Ficarra. Ci stiamo divertendo, sono tantissimi attori in scena, c’è un coro straordinario, confesso che è un’esperienza meravigliosa».

«Prima di tutto ci sono le parole scritte da Aristofane tra un rigo e l’altro c’è la loro interpretazione» spiega Giorgio Barberio Corsetti. «La comicità di Aristofane – afferma il regista – non risparmia nessuna parte del corpo. A questa si alterneranno momenti violenti di attacco alla corruzione e alla violenza con tutta una serie di sorprese straordinarie». Il duo comico è rimasto subito affascinato dal progetto che è stato proposto loro: «Noi facciamo un pò televisione, un pò cinema e un pò teatro. Quella di Siracusa la viviamo come una tappa, divertente e bella, ma come una tappa. Per questo progetto eravamo già stati contattati in passato. Per noi è un bel desiderio che si realizza. Lavorare in questo teatro, con questo testo e con questo regista e con attori straordinari sarà bello. Anzi se ci volete il prossimo anno richiamateci».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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