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Una full immersion nel mondo del tatuaggio

Nei giorni 11 e 12 novembre all’Ice Club (ex Palaghiaccio) la quinta edizione della Catania Tattoo Convention

Redazione La Sicilia

06 Novembre 2023, 11:43

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C’era una volta, e fortunatamente c’è ancora, l’arte del tatuaggio. Una storia, quella del tattoo, che abbraccia millenni di cultura, di tradizione ed espressione personale.

Le prime tracce risalgono addirittura all'età della pietra, quando il tatuaggio rappresentava l’appartenenza a una tribù o uno status sociale.

Greci e Romani tatuavano i prigionieri come marchio di schiavitù, ma i tatuaggi erano anche utilizzati come simboli religiosi o decorativi. È lunga e complessa la storia che porta il tatuaggio a essere considerato un segno associato alla criminalità e all'emarginazione sociale, fino a diventare, alla fine degli anni '40 e '50, sempre più popolare tra le sottoculture giovanili, in particolare tra motociclisti e marinai, e negli anni '60 e '70 un segno di ribellione e controcultura.

Negli ultimi decenni il tatuaggio ha vissuto un’esplosione di popolarità, diventando una forma d'arte rispettata, con artisti di talento che creano opere d'arte permanenti sulla pelle delle persone.

Nuovi stili sono emersi assieme all'uso crescente di tecnologie digitali per la progettazione di questi disengni permanenti. Dall'antichità alle sottoculture del XX secolo e all'attuale rinascita dell'arte del tatuaggio, questa pratica millenaria continua a evolversi e ad adattarsi alle esigenze e alle espressioni individuali di chi lo abbraccia.

Il tatuaggio rimane un simbolo di identità, storia e creatività umana, inciso indelebilmente sulla pelle di milioni di persone in tutto il mondo.

E da tutto il mondo, infatti, arrivano a Catania artisti e amanti del tatuaggio per la quinta edizione della Catania Tattoo Convention. Sarà l’Ice Club (ex Palaghiaccio) a ospitare sabato 11 e domenica 12 novembre la manifestazione che riunirà ai piedi dell’Etna più di 150 artisti internazionali e tatuatori degli storici studi locali. Come Maurizio Megna di Mutazioni Tattoo, che è stato tra i primi a portare questa cultura a Catania con “Automatik Tattoo”.

«Il fenomeno o cultura del tatuaggio, come la vogliamo chiamare – racconta - comincia a Catania nei primi anni ‘90 con l’apertura dei primi studi su strada: basta ricordare “Scorpion Tattoo” di Liane e “Grip and Tip” di Alfio e Gulli. Degli anni 2000 possiamo citare “Zona Kaos” e “Mutazioni Tattoo” di Alessandro Scuto, che a oggi risulta forse il più antico in città».

Oggi in città si contano diversi studi, molti dei quali specializzati nello stile realistico, espressione dell’evoluzione che ha intrapreso il  tatuaggio, divenuto ormai una vera e propria forma d’arte che tocca in maniera trasversale un po’ tutti i ceti sociali e non più relegato a una subcultura alternativa.

«Quando ho cominciato a tatuare, negli anni ’90, i tatuaggi più richiesti erano i bracciali tribali o i tribali fondo schiena per le ragazze»,  aggiunge Maurizio Megna. «Poi delfini, folletti o indiani come tatuaggi figurativi. Oggi il tatuaggio commerciale è diventato per lo più una prerogativa femminile, con micro tatuaggi di linea molto sottile, i cosiddetti “fine line “, e i micro realistici tipo il ritratto del proprio cagnolino. Ma, come succede un po’ per l’antiquariato, il tatuaggio di qualità tipo l’old school americano, il giapponese o il tribale polinesiano non passano mai di moda, anche se sono diventati prerogativa di una élite sempre più selezionata di collezionisti».

Da una generazione all’altra, il mondo del tatuaggio ha sfornato anche talenti che da Catania hanno preso il volo portando la loro professionalità all’estero. È il caso di Andrea Furci che lavora al Seven Doors Tattoo di Londra.

«Dal 2009 mi sono trasferito a Londra, dove ho avuto la possibilità di perfezionarmi e migliorarmi come artista. Inoltre Londra mi ha dato la possibilità di incontrare molti artisti internazionali che si trovavano per lavoro in città, sia durante la Convention di Londra sia come guest nei negozi dove ho lavorato, con i quali ho instaurato dei rapporti di amicizia duraturi negli anni. Questo mi ha permesso di andarli a trovare nelle loro nazioni o di partecipare insieme con loro a varie Tattoo Convention in giro per gli Stati Uniti, per l’Europa, il Giappone e la Nuova Zelanda. In questi viaggi ho conosciuto e instaurato ancora più contatti con altri tatuatori. E la conseguenza naturale, una volta cominciato il percorso con la Catania Tattoo Convention, è stata quella di poterli avere tutti ospiti nelle varie edizioni della manifestazione, dando a Catania la possibilità di ospitare grandi artisti internazionali». «La Catania Tattoo Convention è diventata una tappa imperdibile per gli amanti dell'arte del tatuaggio, attirando migliaia di visitatori»,  dicono Alessandro Scuto, Andrea Furci, Vincenzo Sortino e Gaetano Fatuzzo dell’associazione culturale Alcatraz che organizzano l’evento. «Lo scorso anno abbiamo avuto 5 mila presenze in due giorni e oltre 180 tatuatori».

Un’opportunità unica, per chi partecipa alla Convention, di farsi tatuare da artisti che vengono dalla West Coast al Giappone all’Indonesia, passando per quasi tutti i Paesi d’Europa. Tra i più richiesti gli statunitensi Paul Dobleman, Chad Koeplinger e Bert Krak e gli italiani Stizzo e Samuele Briganti.

Artisti del tatuaggio, ma anche della musica. Catania Tattoo Convention vanta l’unica data in Italia del “Consequences coming”, progetto musicale da solista di Glen Matlock, fondatore dei Sex Pistols, che si esibirà sabato 11. E ancora tante band che intratterranno i visitatori durante la due giorni.

In programma anche seminari sulla cultura e sulle tecniche del tatuaggio: l’11 novembre Stizzo (Best of times di Milano) esplorerà la tecnica del tatuaggio e l’approccio al disegno, mentre il 12 novembre Pepe (Red Home Tattoo di Aci Catena, Light Haus Tattoo in Toscana e Cosmos Tattoo in Germania) ci racconterà il “Dotwork – ornamental” e Samuele Ventura (LowLife Tattoo Concept di Misterbianco) il “Chicano – black & grey”.

Domenica 12, oltre alla musica e ai tatuaggi, andrà in scena anche la seconda edizione del custom contest in collaborazione con la rivista internazionale “Low Ride”: decine di moto customizzate (bobber, scrambler, caferacer, chopper) portate dai garage che le preparano ma anche dai singoli proprietari, si sfideranno e verranno premiate le più originali e quelle con più carattere.

La Catania Tattoo Convention, dunque, rappresenta un'opportunità unica per i tatuatori e gli appassionati di tatuaggi, di musica e di moto di condividere la loro passioni, scoprire nuove tendenze e creare connessioni significative tra e con gli artisti.

Per scoprire il programma e gli artisti: www.cataniatattooconvention.it