Coppa America, Luna Rossa ko ma a testa alta
ROMA - A New Zealand è bastata una sola regata, la 10/a delle 13 potenzialmente programmate, per chiudere i conti con Luna Rossa e conservare l’Americàs Cup di vela, che aveva riportato ad Auckland da Bermuda nel 2017, dopo avere bastonato gli statunitensi di Oracle. I 'kiwì hanno chiuso la serie di finale, infliggendo un 7-3 meno eloquente di quanto sembri a Luna Rossa, che non è stata fortunata soprattutto nelle ultimissime sfide.
La barca italiana, condotta dalla coppia di timonieri formata da Francesco Bruni e James Spithill, è stata all’altezza di un compito assai complicato, contro i maestri del match race trascinati dall’estroso Peter Burling. Il regolamento della Coppa America è impietoso e concede a chi detiene il trofeo di stabilire regole, tipo di barche e sede delle sfide; per questo è ancor più difficile strappare la 'vecchia broccà a chi la espone nella propria bacheca. Luna Rossa ce l’ha messa tutta e, a un certo punto, si è forse pure illusa di poter ribaltare la situazione, entrando nella storia dello sport mondiale.
New Zealand ha sofferto all’inizio, messa sotto da Luna Rossa, ma alla fine ha vinto con merito. Gli italiani, però, questa volta, sono caduti in piedi, conquistando i primi punti in una finale.