Marcell Jacobs, il figlio del vento che ha stupito il mondo
Il velocista italiano ha ottimo risultati anche nel salto in lungo: per lui un crescendo in batteria e in semifinale fino alla storia finale con un 9,80 che abbatte il suo stesso record europeo
Oro olimpico nei 100 metri ai Giochi di Tokyo, primatista italiano ed europeo col tempo di 9''80, il velocista azzurro Lamont Marcell Jacobs, classe 1994, dopo aver praticato il basket, seguendo le orme del padre texano, e il calcio, a 10 anni si è lasciato tentare dallo sprint e ha cominciato a frequentare la pista di Desenzano del Garda con il tecnico Gianni Lombardi, storico organizzatore del meeting Multistars.
Primo italiano a raggiungere una finale olimpica nei 100 metri, il velocista nato a El Paso, Usa, cresciuto con il mito di Pietro Mennea, per mettere a frutto le sue doti di velocità, a partire dal 2011 ha provato il lungo e nel 2013, prima di soffrire per un infortunio al piede, ha migliorato (7.75) un record juniores indoor che resisteva dal 1976. Ha superato gli otto metri con 8.03 in qualificazione agli Assoluti in sala del 2015 a Padova.
A settembre di quell'anno è passato sotto la guida dell’ex iridato indoor del triplo Paolo Camossi andando ad allenarsi a Gorizia. Nel 2016 ai tricolori promesse di Bressanone ha realizzato il salto più lungo di sempre per un italiano con 8.48 ventoso (+2.8), mentre nel 2017 si è inserito al terzo posto nelle liste nazionali alltime al coperto con 8.07.