L'Italia fa il pieno di medaglie alle Paralimpiadi
Due ori, un argento e 2 bronzi nel nuoto nella prima giornata
Il sogno azzurro di Tokyo non si è concluso con le vittorie di Jacobs, Tamberi e compagni: l’Italia continua a fare il pieno di medaglie anche alle Paralimpiadi, cominciate nel modo migliore con ben cinque medaglie nella prima giornata. Podi e relative soddisfazioni sono arrivati tutti dal nuoto: su 16 finali gli azzurri hanno conquistato ben due ori, un argento e due bronzi. A inaugurare la serie è stato Francesco Bettella, il cui terzo posto nei 100 dorso (categoria S1) arriva dopo i due argenti portati conquistati a Rio 2016. Ingegnere biomeccanico, il 32enne di Padova che vanta anche due ori ai mondiali prende spunto dal suo lavoro per studiare anche come migliorare la sua nuotata. «Arrivare a questa medaglia - ha detto - è una grandissima soddisfazione che ripaga di tante sofferenze che ho dovuto subire in questi anni».
Ma all’Acquatics center di Tokyo è stata la doppietta di Carlotta Gilli (oro) e Alessia Berra (argento) a tingere di azzurro il podio più di ogni altra sfida: la loro doppietta nei 100 farfalla (categorie S11, S12 e S13) ha entusiasmato quasi quanto il loro abbraccio a fine gara. «Sono contentissima, non avevo mai sentito una gara in questo modo. Non ci credo ancora, l'avevo sognato tante volte, volevo riprendermi quel titolo che" ai mondiali del 2019 «a Londra mi era sfuggito», ha detto Gilli. Ad appena 20 anni, la nuotatrice di Moncalieri (Torino) nel suo palmarès vanta già nove ori iridati. «Non avrei mai pensato di arrivare qui. Il comitato paralimpico sta crescendo», ha aggiunto Berra, 27 anni, di Monza.
Esordio deludente invece per il portabandiera, Federico Morlacchi, settimo nella finale dei 400 metri stile libero (S9). "Questa era la mia ultima paralimpiade, i problemi alla schiena - ha spiegato non senza amarezza - mi impediscono di continuare». Qualche difficoltà in avvio dei Giochi anche per l'altra portabandiera azzurra, Beve Vio (oro di fioretto a Rio 2016), che ha annunciato do dover rinunciare alle prove di sciabola: «Per una serie di motivi che spero di rivelare più avanti, dopo le gare, purtroppo non farò le gare di sciabola ma solo di fioretto, che sono le mie gare». I quattro sciabolatori italiani sono rimasti fuori dal podio. L’'avvio di questi Giochi fa ben sperare la spedizione azzurra a Tokyo. «Ma siamo alla prima giornata, parliamo all’ultima perché sono scaramantico...», ha tagliato corto il presidente del Comitato italiano paralimpico, Luca Pancalli.